Armi per Kiev, Kuleba ringrazia Di Maio: «L’Italia ha scelto la parte giusta della storia»
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha ringraziato il suo omologo italiano, Luigi Di Maio, per la risoluzione di maggioranza sull’Ucraina, che ribadisce il pieno sostegno dell’Italia al Paese e che è stata approvata dal Parlamento. Un passo che è costato al ministro italiano lo strappo con il suo partito, gesto apprezzato dalle istituzioni ucraine: «Sono grato a Luigi Di Maio per la sua integrità», ha scritto su Twitter Dmytro Kuleba, suo omologo ucraino. «L’Italia ha scelto la parte giusta della storia: sostenere l’Ucraina è l’unico modo per avvicinare la pace all’Europa. Negare il sostegno all’Ucraina incoraggerebbe la Russia a continuare la guerra e a espanderla oltre i confini dell’Ucraina».
June 22, 2022
Poco prima, sempre su Twitter, era stato il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a Mykhailo Podolyak, a esprimersi a favore di Di Maio, parlando addirittura di un politico «da libri di storia»: «Ogni politico sceglie come entrare nei libri di storia mondiale. Un atto forte di Luigi Di Maio, un leader che comprende le sfide del tempo per l’Europa. La politica italiana è una questione di competenza solo dell’Italia. Ma siamo grati a tutti coloro che hanno scelto la parte del bene».
June 22, 2022
L’endorsement russo che ha imbarazzato il M5s
Di tutt’altro carattere l’endorsement ricevuto pochi giorni fa dal Movimento 5 Stelle, appoggiati, tra le righe, dall’ambasciatore russo a Roma Sergey Razov per le loro posizioni sull’invio di armi all’Ucraina. «La logica secondo cui la massiccia fornitura di armi all’Ucraina sarebbe un mezzo per arrivare alla pace mi sembra quantomeno bizzarra. In sostanza si tratta di alimentare all’infinito la situazione di conflitto e di moltiplicare vittime e distruzioni. Questa logica, a quanto mi risulta, è lungi dall’essere condivisa da tutti, anche in Italia», aveva detto Razov in un’intervista rilasciata a Scenari Internazionali.
L’apparente posizione comune del Movimento con la Russia aveva generato imbarazzo tra le file del partito. «Le parole dell’ambasciatore russo sull’invio delle armi sembrano purtroppo – aveva commentato il senatore Primo di Nicola (molto vicino a Di Maio) un plauso alle intenzioni espresse dalla risoluzione M5s che sta girando in queste ore: l’endorsement di Razov a quella che è l’apparente posizione di una parte del M5s ci riempie di imbarazzo e vergogna. Rischiamo di portare il M5S e l’Italia dalla parte sbagliata della storia».
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