Il festival a Ostuni con Paul Haggis pagato con i fondi Covid. Emiliano nella bufera, l’accusa: «Sospetto stupro anche sul bilancio» – Il video
Ci sono anche i fondi per l’emergenza Covid della Regione Puglia guidata da Michele Emiliano tra quelli che hanno finanziato l’Allora Fest, il festival di Ostuni già finito nello scandalo dopo il fermo del regista Paul Haggis, accusato di violenza sessuale e lesioni aggravate su una ragazza di 28 anni. Come riporta Repubblica Bari, il festival ha goduto del contributo della misura «Custodiamo la cultura», un fondo nato nel 2020, in piena pandemia, per sostenere il settore in difficoltà e prorogato anche per il 2022. Soldi che finora sarebbero serviti per contribuire a concerti come il Medimex a Taranto con Nick Cave, feste, sagre e sale ricevimenti. Sul finanziamento di Ostuni ora indaga anche il presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale pugliese, Fabiano Amati, che ha convocato Emiliano e il dirigente regionale del settore Cultura per accertamenti amministrativi: «Dobbiamo accertare se con i contributi all’Allora Fest non siano state violentate le casse pubbliche».
I finanziamenti
All’associazione culturale Allora Fest di Roma, la Regione Puglia ha dato ben 350 mila euro, attraverso il finanziamento dell’Apulia Cinefestival Network con una delibera regionale dello scorso 6 giugno in cui non viene citata direttamente l’associazione, ma si legge che il fondo serve a «promuovere eventi e rassegne cinematografiche di livello internazionale». A quella cifra si aggiungono 50 mila euro del Comune di Ostuni, 30 mila dall’Apulia Film Commission come patrocinio oneroso.
La conferenza stampa
Pochi giorni dopo la delibera, a Roma viene organizzata una conferenza stampa per la presentazione dell’associazione Allora Fest. Presenti i componenti del consiglio direttivo, tra cui il registra Paul Haggis che secondo il registro imprese della Camera di commercio di Roma citato da Repubblica, sarebbe domiciliato nella sede dell’associazione. In quell’occasione c’era anche Emiliano, assieme al direttore del dipartimento Turismo e Cultura della Regione, Aldo Patruno, e la presidente di Apulia Film Commission, Simonetta Dellomonaco. Grande entusiasmo all’epoca per la presenza del premio Oscar, oggi apparentemente disconosciuto dai vertici della Regione Puglia. Di certo non più ospite gradito, con il presidente della Regione che si è guardato bene dal partecipare alla conferenza stampa del festival, partito nonostante tutto.
Lo spot di Haggis per Mesagne
I finanziamenti per Haggis da parte della giunta Emiliano non sarebbero finiti lì. Il regista è stato destinatario anche di un altro finanziamento della Regione Puglia, stavolta per realizzare uno spot per Mesagne, città brindisina candidata a Capitale italiana della Cultura 2024, assieme a Conversano, nel Barese. Per le città in lizza arriva un finanziamento di 300 mila euro, di cui 200 mila dall’Agenzia regionale strategia per lo sviluppo ecosostenibile del territorio e 50 mila dal Comune di Mesagne. Di questo fondo complessivo, 100 mila euro sarebbero serviti per realizzare il cortometraggio, che Haggis gira a Mesagne a fine febbraio scorso.
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