In Evidenza Cop29Donald TrumpGoverno Meloni
ATTUALITÀCocainaDrogaDroga dello stuproInchiesteNarcotrafficoSequestriWeb

Nel 2021 sono triplicati i sequestri delle droghe dello stupro. In crescita lo «spaccio digitale». È record anche per la cocaina

23 Giugno 2022 - 13:07 Michela Morsa
La relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga riporta anche l'individuazione di 32 nuove sostanze psicoattive, cinque delle quali mai rilevate prima in Italia

Nel 2021 sono triplicati i sequestri di Gbl (90 litri) e di Ghb (5 litri), sostanze liquide note anche come droga dello stupro per il loro potente effetto sedativo, spacciati principalmente attraverso siti di vendita online. Internet, infatti, è diventato un contesto particolarmente funzionale allo sviluppo di attività di spaccio anche a livelli più amatoriali, soprattutto grazie alla garanzia di anonimato e comunicazione criptata o a eliminazione automatica offerta da molti servizi di messaggistica istantanea. A dirlo è la relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga. Secondo il report, sono state individuate anche 32 nuove sostanze psicoattive, per la maggior parte di origine sintetica, «ottenute attraverso un’insidiosa manipolazione delle strutture chimiche di base di psicotropi sottoposti a vigilanza». L’obiettivo è aggirare i controlli attraverso la diffusione sul mercato nero di sostanze non ancora comprese nelle tabelle internazionali sulle sostanze stupefacenti e psicotrope. Di tutte queste sostanze, cinque non erano mai state rilevate prima in Italia. Ora sono state incluse negli elenchi delle sostanze dal ministro della Salute.

Nei primi sei mesi del 2022 sono state sequestrate anche 21 tonnellate di cocaina, una quantità che supera quella di tutto il 2021 quando i sequestri erano arrivati a 20,7 tonnellate. A confermarlo anche Antonino Maggiore, direttore dell’Antidroga: «Il totale di questo primo semestre conferma l’accelerazione registrata negli ultimi anni. Un dato che dipende in gran parte dall’affinamento dell’analisi dei rischi, soprattutto per quanto riguarda il porto di Gioia Tauro, dove ogni anno transitano 3 milioni di container e dove quest’anno sono state sequestrate già 14 tonnellate di cocaina».

Foto di copertina: Immagine di repertorio

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti