Biliardini fuori pericolo: non serviranno verifiche e nullaosta come per i «giochi pericolosi»
Biliardini salvi negli stabilimenti e nelle sale giochi di tutta Italia. Lo dice una norma contenuta nel maxiemendamento al Pnrr approvato in Senato che autorizza l’Agenzia delle Dogane a non equiparare «i biliardini ed altri giochi storici a quelli pericolosi», ossia per quei giochi per cui continua a vigere l’obbligo di certificazione di conformità previsto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. «La riapertura dei termini per la regolarizzazione e l’imminente esonero sono provvedimenti che eliminano il rischio concreto e reale di onerose sanzioni che hanno indotto molti esercenti a privare le proprie attività di giochi tradizionali, vero e proprio elemento identitario dell’estate italiana, come, del resto, lo sono gli stessi stabilimenti balneari del nostro Paese», ha commentato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari (Sib) aderente a Fipe-Confcommercio. «Quindi bene, anche se insufficiente, la norma “salva biliardini”. Ora è necessario eliminare quella “ammazza balneari”». Per legge “ammazza balneari” Capacchione si riferisce alla riforma sulle concessioni balneari discusso a lungo nella maggioranza che sostiene il governo guidato da Mario Draghi.
Possibile proroga al 31 luglio per i nullaosta
C’è ora attesa per il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli promesso dal direttore generale, Marcello Minenna, durante l’incontro con il sindacato dei balneari. La norma dovrebbe prevedere la proroga al 31 luglio per la richiesta del nullaosta. Il presidente della Sib ha ricevuto conferma che «non sono stati effettuati controlli sul territorio, tantomeno elevate sanzioni a carico degli esercenti. Ci aspettiamo adesso anche l’eliminazione della tassazione allorquando questi giochi siano forniti gratuitamente. Ma, soprattutto, ci aspettiamo analoga saggezza e solerzia da parte del Governo per l’eliminazione della legge “ammazza balneari”». La balneazione attrezzata italiana, ha concluso Minenna, «è un comparto importante non solo per la nostra occupazione e l’economia turistica ma, soprattutto, per l’identità del Paese, ricca di storia, tradizione e professionalità che tutto il mondo ci invidia».
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