Il vaiolo delle scimmie sta evolvendo: trovate già 50 mutazioni – Lo studio
Sono state trovate nuove mutazioni del virus del vaiolo delle scimmie, il ceppo trovato nel primo focolaio di maggio 2022 è diverso rispetto a quello che ha causato l’epidemia del 2018-19, così come nella trasmissione tra esseri umani attualmente in corso. A rivelarlo è una ricerca dell’Istituto Nazionale di Sanità Doutor Ricardo Jorge (Insa) di Lisbona, pubblicata sulla rivista scientifica Nature Medicine. Gli studiosi, con a capo Joana Isidro, Vítor Borges e Miguel Pinto, hanno effettuato la sequenza genetica del ceppo MPXV, attualmente in circolazione, del vaiolo delle scimmie. Qui il risultato inaspettato: il ceppo di quest’anno si è differenziato da quello del 2018-19 grazie a 50 mutazioni. Un numero molto elevato e imprevisto, segnalano i ricercatori, per un virus che appartiene al genere Orthopoxvirus. Ma ne sono state identificate altre 15 nell’evoluzione in corso del virus che si sta trasmettendo tra umani. Gli studiosi ci tengono a specificare che sono necessari ulteriori approfondimenti scientifici, ma che questi risultati sono molto d’aiuto nella definizione dell’evoluzione del virus affinché si riescano a identificare i meccanismi che ne governano la mutazione e trasmissione.
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