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Troppo presto l’addio alle mascherine? Contagi in ripresa, l’assessore del Lazio: «Torni l’obbligo al chiuso in tutta Italia»

La preoccupazione di esperti e amministratori è che i contagi in risalita con l'inizio della stagione estiva mettano in crisi il turismo, alle prese con i lavoratori in quarantena

L’addio alle mascherine in quasi tutti i luoghi al chiuso deciso lo scorso 15 giugno dal governo torna in discussione da parte di esperti e amministratori locali, allarmati dalla ripresa dei contagi di Coronavirus. Ma se da un lato il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro sul Corriere della Sera invita a non archiviare del tutto il ricorso alla mascherina, invitando a usarla «nelle situazioni a maggior rischio», è l’assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, a invocare un vero e proprio dietrofront da parte del governo. Intervistato da Il Messaggero, l’assessore chiede di ripristinare l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi e affollati, perché «solo così potremo salvare la stagione turistica». Un richiamo già lanciato nei giorni scorsi dal consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi, che metteva in guardia sull’addio precoce alle mascherine come condizione favorevole per una «tempesta perfetta» in autunno.

Mascherine per salvare il turismo

La preoccupazione di D’Amato è innanzitutto nei confronti dei lavoratori nel settore turistico, che rischiano di diventare i primi bersagli del boom dei contagi: «Se non arginiamo il numero dei contagiati – dice D’Amato – presto non ci saranno più i dipendenti di hotel e ristoranti, perché tutti a casa in isolamento. Sia chiaro – aggiunge – la stagione delle chiusure è finita, ma dobbiamo difenderci con le mascherine. E non può essere una decisione di una singola regione, deve essere il governo a fare questa scelta».

In ufficio mascherine obbligatorie

Un freno sul fronte delle mascherine starebbe comunque già arrivando da parte dell’esecutivo. A cominciare dai luoghi di lavoro, su cui si tornerà a discutere da domani 27 giugno in un nuovo incontro tecnico tra tecnici del ministero del Lavoro, ministero della Salute e Inail. Sul tavolo c’è l’aggiornamento del protocollo di sicurezza anti Covid nei luoghi di lavoro, documento in scadenza il prossimo 30 giugno che ancora oggi prevede l’obbligo di mascherina negli ambienti di lavoro condivisi tra colleghi e dove comunque non è possibile rispettare le distanze di sicurezza. Come riporta il Corriere della Sera, il protocollo potrebbe essere aggiornato, con la conferma dell’obbligo delle mascherine in ufficio, ma un «testo più snello», considerando almeno passata la fase acuta della pandemia.

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