Ballottaggi, tutti i risultati. Parma, Piacenza, Verona e Catanzaro passano dal centrodestra al centrosinistra, Lucca va a destra
Alle 23 è iniziato lo spoglio dei ballottaggi delle Comunali che decreterà l’elezione dei sindaci di 65 comuni italiani. Ma i risultati appaiono già chiari nelle città principali al voto. Tra gli “osservati speciali” ci sono le città di Verona, Catanzaro e Parma, dove si giocano le sfide che potrebbero influenzare gli equilibri e il peso all’interno delle coalizioni in vista delle Elezioni politiche del 2023. Già decretati i risultati in alcune città importanti: il centrosinistra passa a Verona, Parma, Piacenza, Catanzaro e Alessandria. Asti e Barletta al centrodestra. Rispetto al primo turno, l’affluenza è risultata in netto calo. Secondo i dati diffusi dal Viminale infatti, alle 23 è stata si attesta al 42,16 per cento, crollando di 12 punti rispetto al primo turno, quando era stata del 54,01 per cento.
Parma, il candidato progressista Michele Guerra doppia il candidato del centrodestra Vignali e diventa sindaco
A Parma vince il candidato progressista Michele Guerra, con il 66,3 per cento delle preferenze, battendo così il candidato del centrodestra (ma non sostenuto da Fratelli d’Italia) Pietro Vignali, fermo al 33,7 per cento. Guerra, il candidato dem che era sostenuto anche dal sindaco uscente Pizzarotti, di cui era assessore alla Cultura, al primo turno aveva ottenuto più del 44 per cento dei voti, doppiando l’ex sindaco Vignali. I dem non vincevano a Parma da ben 24 anni. Commentando i dati, il neo-sindaco Guerra ha dichiarato: «È un grande risultato di un progetto coeso che non deluderà la città».
Verona, Damiano Tommasi vince su Sbaorina
A Verona, nella roccaforte della Lega, vince con il 53,34 per cento delle preferenze il candidato del centrosinistra Damiano Tommasi, battendo il candidato del centrodestra Federico Sboarina, fermo al 46,66 per cento delle preferenze. «Mi auguro che la gente possa prendersi il ruolo di protagonista a Verona, perché la città lo merita e io spero di essere parte di questo progetto in maniera importante – ha dichiarato il neo sindaco di Verona, Damiano Tommasi -. Tutto questo entusiasmo si spiega con il fatto che non era semplice, e non lo sarà, ma ci siamo messi in gioco per fare una cosa che Verona aspettava da tempo e siamo pronti anche alle cose difficili».
Catanzaro, in testa il candidato del centrosinistra Nicola Fiorita
A Catanzaro, il candidato sostenuto dal Pd e dal M5s Nicola Fiorita conquista il 58,24 per cento delle preferenze, dopo aver conquistato il 31,71 per cento dei voti al primo turno. Il candidato sindaco del centrodestra Valerio Donato, sostenuto da Forza Italia e Lega (non presenti con i simboli di partito), si ferma al 41,41 per cento delle preferenze, dopo aver conquistato il 44,01 per cento dei voti al primo turno.
I sindaci eletti ai ballottaggi nelle principali città italiane
Ecco tutti i sindaci eletti nelle principali città italiane:
- Il nuovo sindaco di Verona è Damiano Tommasi (53,34%, Csx), che ha battuto il candidato di centrodestra Federico Sboarina;
- Il nuovo sindaco di Catanzaro è Nicola Fiorita (58,24%, Csx-M5s), che ha battuto il candidato del centrodestra Valerio Donato;
- Il nuovo sindaco di Parma è Michele Guerra (66,3%, Csx), che ha battuto il candidato del centrodestra Pietro Vignali (non sostenuto da FdI);
- Il nuovo sindaco di Alessandria è Giorgio Angelo Abonante (Csx-M5s) che ha battuto il candidato del centrodestra Gianfranco Cuttica di Revigliasco;
- Il nuovo e riconfermato sindaco di Barletta è Cosimo Cannito (Cdx), che ha battuto la candidata del centrosinistra Santa Scommegna;
- La nuova sindaca di Cuneo è Patrizia Manassero (Csx), che ha battuto il candidato del centrodestra Franco Civallero, diventando così la prima sindaca donna nella storia del capoluogo piemontese;
- Il nuovo sindaco di Como è Alessandro Rapinese (civico), che ha battuto la candidata del centrosinistra Barbara Minghetti;
- Il nuovo sindaco di Lucca è Mario Pardini (Cdx), che ha battuto il candidato del centrosinistra Francesco Raspini;
- Il nuovo sindaco di Frosinone è Riccardo Mastrangeli (Cdx), che ha battuto il candidato del centrosinistra Domenico Marzi;
- Il nuovo e riconfermato sindaco di Gorizia è Rodolfo Ziberna (Cdx), che ha battuto la candidata del centrosinistra, l’ex senatrice Pd, Laura Fasiolo;
- La nuova sindaca di Piacenza è Katia Tarasco (Csx), che ha battuto la sindaca uscente del centrodestra Patrizia Barbieri (46,5%);
- A Monza il nuovo sindaco è Paolo Pilotto (Csx), che ha battuto il sindaco uscente e candidato del centrodestra Dario Allevi;
- La nuova sindaca di Viterbo è Chiara Frontini (civica), che ha battuto la candidata del centrosinistra Alessandra Troncarelli.
Fonti Pd: «Verso la vittoria in sei capoluoghi»
A un’ora dall’inizio dello spoglio, dal Nazareno inizia a trapelare un certo ottimismo, seppure con le dovute cautele, dato lo spoglio ancora in corso. Secondo le previsioni del Pd, i dem dovrebbero vincere in almeno cinque capoluoghi di provincia Verona, Parma, Piacenza, Cuneo e Alessandria e la vittoria dovrebbe arrivare anche a Catanzaro, ultimo capoluogo regionale dove non è ancora stato eletto il nuovo primo cittadino, ma dove il candidato sostenuto dai dem e dal M5s, Nicola Fiorita, risulta in testa. Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha dichiarato: «Il centrosinistra e il Pd vincono per la serietà e la linearità: le prese in giro al “campo largo” si rivolgono contro chi le fa, perché è una strategia vincente».
L’affluenza alle ore 19
Di seguito i dati dell’affluenza alle ore 19 nelle principali città italiane, secondo gli aggiornamenti del Viminale:
- A Verona si registra un’affluenza del 32,03 per cento, contro il 37,49 per cento del primo turno;
- A Catanzaro l’affluenza è del 26,78 per cento, contro il 46.9 per cento del primo turno;
- A Parma l’affluenza è del 26,9 per cento, contro il 36,9 per cento del primo turno;
- A Monza, l’affluenza è del 27,2 per cento contro 34 per cento del primo turno;
- Ad Alessandria, l’affluenza è del 25,8 per centro contro il 32,4 per cento del primo turno;
- A Barletta, l’affluenza è del 29,7 per centro contro il 43,3 per cento del primo turno;
- A Cuneo, l’affluenza è del 26,5 per cento contro il 39,2 per cento del primo turno;
- A Como, l’affluenza è del 27 per cento contro il 32,8 per cento del primo turno;
- A Lucca, l’affluenza è del 29,7 per cento, contro il 33 per cento del primo turno;
- A Frosinone, l’affluenza è del 36,2 per cento, contro il 47,2 per cento del primo turno;
- A Gorizia, l’affluenza è del 29,9 per cento, contro il 37,5 per cento del primo turno;
- A Piacenza, l’affluenza è del 30,1 per cento, contro il 38,5 per cento del primo turno;
- A Viterbo, l’affluenza è del 32,8 per cento, contro il 43,9 per cento del primo turno.
L’affluenza alle ore 12
È di poco superiore al 15 per cento il dato dell’affluenza delle 12 nei primi aggiornamenti del Viminale. Con 59 comuni su 59, il dato si attesa al 15,43 per cento, in calo rispetto al primo turno quando questo era arrivato al 17,5 per cento. Dalle 7 di questa mattina sono aperti i seggi per il secondo turno delle elezioni in 65 comuni, il numero è più alto di quello indicato dal portale del Viminale perché il sistema non comprende i comuni di Sicilia e Friuli-Venezia Giulia. Sono chiamati al voto oltre 2 milioni di elettori in 13 capoluoghi di provincia e Catanzaro, unico capoluogo di regione. Tra le principali città in cui si voterà per i ballottaggi fino alle 23 ci sono: Alessandria, Cuneo, Como, Monza, Verona, Gorizia, Parma, Piacenza, Lucca, Frosinone, Viterbo e Barletta. Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi.
Grafiche: Vincenzo Monaco
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