Draghi: «Mai chiesto a Grillo di rimuovere Conte». Smentita secca ma con dieci ore di ritardo. Perché?
Le parole, affidate alle 20.20 a giornali e agenzie da “fonti di Palazzo Chigi” sono inequivocabili: «Il presidente del Consiglio, non ha mai detto o chiesto a Beppe Grillo di rimuovere Giuseppe Conte dal M5S». Scritto proprio così, senza circonlocuzioni, a voler chiudere senza possibili fraintendimenti una polemica esplosa fragorosamente nel Movimento e non solo. Resta un solo mistero: perché Mario Draghi non ha usato queste stesse parole nel suo incontro con i giornalisti italiani a Madrid nel primo pomeriggio, dopo che a Roma proprio Conte aveva dato per certo il tentativo di colpirlo del suo successore, dichiarando che era stato lo stesso Grillo ad avvisarlo? Draghi si era limitato a dire, nella sala a latere del vertice Nato, che aveva parlato con Conte e che lo avrebbe incontrato nei prossimi giorni.
La rivelazione, ora smentita, era arrivata poche ore fa per bocca di Domenico De Masi, sociologo e coordinatore scientifico della scuola di formazione grillina. In un’intervista a Il Fatto Quotidiano il professore aveva chiaramente parlato di più telefonate tra il premier e il garante del Movimento, e di una in particolare in cui Draghi avrebbe chiesto a Grillo di rimuovere Conte «perché inadeguato». Intanto Draghi tornerà questa sera a Roma, lasciando così il vertice Nato con un giorno di anticipo. Domani è in programma una riunione del Consiglio dei ministri in cui si parlerà anche delle bollette. A rappresentare l’Italia al vertice sarà Lorenzo Guerini, ministro della Difesa.
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