Le falsità filorusse sul bombardamento a Kremenchuk e il centro commerciale Amstor
Il bombardamento russo nella città ucraina di Kremenchuk, avvenuto il 27 giugno 2022, ha scatenato la diffusione di notizie false e infondate come quella del centro commerciale Amstor (Амстор), simbolo di quanto accaduto, «chiuso definitivamente» prima ancora di essere distrutto (ne parliamo qui). Un’altra teoria diffusa dagli organi della disinformazione russa, in questo caso dal sito di bufale War on Fakes (ne parliamo qui e qui), sostengono che i due missili lanciati avrebbero colpito uno stabilimento industriale e uno scalo ferroviario, mentre il centro commerciale si sarebbe incendiato a causa della propagazione delle fiamme. Secondo altri, l’unico punto colpito sarebbe una struttura industriale vicino a un laghetto, molto lontano dal centro commerciale.
Per chi ha fretta
- Si sostiene che il bombardamento russo nella città ucraina di Kremenchuk abbia colpito un luogo lontano dal centro commerciale Amstor.
- Secondo le autorità russe, i loro missili avrebbero colpito due strutture lontane dal centro commerciale: un impianto industriale a nord e uno scalo ferroviario a sud est.
- Lo scalo ferroviario, come dimostrato dalle immagini satellitari, risulta intatto.
- Dalle immagini satellitari, così come dai video diffusi online, riscontriamo che uno dei missili è caduto proprio a fianco del centro commerciale e lontano da strutture industriali.
Analisi
Le autorità russe, come per la strage di Bucha e il bombardamento dell’ospedale di Mariupol, hanno diffuso il presunto fact-checking del sito filogovernativo War on Fakes per sostenere che il centro commerciale non sia stato affatto colpito da uno dei loro razzi, ma soltanto andato a fuoco come conseguenza in quanto nelle vicinanze dell’impatto di uno di questi.
Secondo il sito di disinformazione russo, un razzo avrebbe colpito non il centro commerciale ma le linee ferroviarie situate a sud est. Le immagini satellitari e due video smentiscono questa ricostruzione.
Le immagini satellitari
Nel corso del 28 giugno 2022, il giorno successivo al bombardamento, sono circolate le immagini satellitari dell’area colpita dal bombardamento. Come si può notare, l’area ferroviaria indicata dai russi come luogo di impatto di uno dei razzi risulta integra. Ecco l’immagine, pubblicata da Bellingcat, dove sono indicati i due punti colpiti dai missili.
Le telecamere del laghetto
Per sostenere che il bombardamento sia avvenuto soltanto nei pressi di un laghetto, diversi utenti hanno condiviso i video delle telecamere di sorveglianza presenti in quest’ultimo. Attraverso le immagini si possono riscontrare due elementi: l’esplosione di uno dei due razzi nei pressi del parco che circonda il laghetto e una nuvola di fumo sullo sfondo, derivante proprio dall’esplosione dell’altro razzo nell’area del centro commerciale.
Chi diffonde il video parla di un missile che colpisce l’area dei capannoni nei pressi del laghetto, negando un impatto con il centro commerciale. Di fatto, il video mostra delle persone che scappano e si mettono al riparo molto prima dell’arrivo del missile indicato, mentre sullo sfondo si nota una nuvola di fumo proprio in direzione del centro commerciale.
Un istante dopo si vede il riflesso dell’esplosione nel laghetto, mentre sullo sfondo la nuvola di fumo derivante dall’altro impatto continua a crescere.
Il video del centro commerciale colpito
Il canale filorusso Redovka (ne parliamo qui e qui) pubblica un video con il quale si sostiene che l’esplosione ripresa sia quella dei capannoni vicino al laghetto e non nel centro commerciale. Ecco come viene riportata la clip via Twitter:
Zelensky pubblica i filmati in cui confermava che i missili russi a #Kremenchug avevano colpito il centro commerciale, ma nelle immagini a venire colpita è una fabbrica convertita in arsenale, e non il centro commerciale adiacente. Era una #FakeNews scontata al 50%.
Cercando i punti di impatto individuati dalle immagini satellitari, non si riscontrano luoghi come quelli ripresi nel video nei pressi del laghetto. A questo punto basta cercare con Google Maps o con Yandex Maps cosa si riscontra nei pressi del primo missile lanciato a Kremenchuk. Troviamo una corrispondenza.
Si tratta di un deposito situato a est del centro commerciale. Attraverso Google Maps e Google Street View possiamo osservare, verso ovest da davanti il cancello dell’ambulatorio MedAlliance (медицини), che l’edificio giallo presente nel video è il retro del centro commerciale. Il luogo dell’impatto corrisponde e risulta lontano dalle strutture indicate dai filorussi come obiettivo, ossia lo stabilimento industriale e lo scalo ferroviario.
Conclusioni
Il missile che ha colpito le strutture industriali nei pressi di un laghetto non è l’unico lanciato dai russi a Kremenchuk. Le autorità russe mentono sul punto dell’impatto del missile che ha determinato la distruzione del centro commerciale Amstor. Di fatto, il missile è caduto proprio a lato di quest’ultimo determinandone la distruzione di un’area e il successivo incendio.
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