Caso Haggis, l’avvocato della 28enne che ha denunciato la violenza: «Soggiogata dal regista: vi spiego perché è tornata da lui dopo gli abusi»
Catalizzata dal fascino di un uomo che è poi riuscito a sottometterla a sé. È il quadro ricostruito dall’avvocato torinese Claudio Satra, legale della 28enne inglese che tra il 12 e il 15 giugno sarebbe stata sessualmente abusata dal regista premio Oscar Paul Haggis. «Una persona così (il regista, ndr) esercita un certo fascino, un potere di attrazione, è una persona molto carismatica per il mondo che rappresenta, che catalizza l’attenzione» e questo fa sentire «soggiogato» chi le si avvicina. È quanto ha sostenuto Satra parlando ad Ansa e ricostruendo il contesto psicologico nel quale sarebbero avvenuti i ripetuti abusi denunciati dalla donna.
Il tentativo di recuperare il rapporto
Alla domanda sul perché, in quei tre giorni, la sua assistita sia sempre tornata dal presunto aggressore nonostante gli abusi subiti, l’avvocato ha risposto ad Ansa che la 28enne «ha dato risposte molto coerenti» di cui ha preferito non anticipare contenuti. «In generale – ha spiegato il legale – in questi casi il fenomeno della donna abusata che torna dal suo aggressore è la regola, non mi stupisce. Basta guardare le statistiche e gli studi sui femminicidi. Da parte della donna è spesso un tentativo di recuperare il rapporto, di correggere il proprio partner, una sorta di operazione di redenzione».
In più, ha sottolineato Satra, «parliamo di una persona dal grande fascino e carisma». Il 28 giugno la donna ha risposto per più di otto ore alle domande di accuse e difese, in un incidente probatorio celebrato nel Tribunale di Brindisi per cristallizzare il suo racconto. «È stata esplorata tutta la vita di questa ragazza – ha assicurato l’avvocato – ma siamo solo all’inizio di questo approfondimento. Tutti ora, difese e Procura, cercheremo di avere conferme e riscontri alle sue dichiarazioni».
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