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Trionfo azzurro nel nuoto di fondo, Dario Verani è l’oro ai Mondiali nella 25 km: «Mi sembra di vivere un sogno»

30 Giugno 2022 - 12:42 Gaia Terzulli
L'azzurro ha dedicato la vittoria alla famiglia, alla moglie Francesca e al centro sportivo dell'Esercito. Medaglia d'argento per il francese Axel Reymond, bronzo per l'ungherese Peter Galicz

Dario Verani ha conquistato la medaglia d’oro nella 25 km di fondo ai Mondiali di nuoto di Budapest. «Devo essere sincero, da inizio anno pensavamo di potercela fare, ma ora mi sembra di vivere un sogno, mi sento in cielo», ha confessato l’atleta. Sotto di lui, sul podio, il francese Axel Reymond, medaglia d’argento, e l’ungherese Peter Galicz, che ha conquistato il bronzo. «Non mi sono accontentato – racconta l’azzurro ai microfoni della Rai – una volta che ci sono dovevo approfittare mi sono detto, è veramente un sogno. In pochi ci credevano in me, io ci ho creduto e ci siamo riusciti. Dedico questa vittoria alla mia  famiglia e al centro sportivo dell’Esercito, a Francesca a tutte le persone che hanno reso possibile questo sogno. Nella medaglia c’è anche tanta rabbia, gioia e sofferenza».

I 25 km di fondo: un’eccellenza italiana

La gara dei 25 km di fondo è un fiore all’occhiello nella storia del nuoto italiano da oltre 30 anni. Nel 1991 il romano Sergio Chiarandini vinse l’argento a Perth. Poi, sempre in Australia, fu la volta del genovese Marco Fiorentini, che nel 2007 guadagnò un altro argento a Melbourne. Memorabile l’esultanza del romano Valerio Cleri nel 2009, a Ostia, dopo aver ottenuto l’oro a cui avrebbe aggiunto un argento l’anno seguente, a Roverbal. Nel 2015, a Kazan, è toccato al pesarese Simone Ruffini aggiungere un oro al già ricco medagliere, poi impreziosito da Matteo Furlan con il bronzo, sempre a Kazan, e un argento a Budapest. Anche le donne eccellono nella competizione da almeno 20 anni. Viola Valli fu apripista a Honolulu nel 2000, con l’oro replicato anche a Fukoka l’anno seguente. Nel 2005 toccò a Laura La Piana aggiudicarsi il bronzo, poi a Federica Vitale, terza classificata a Roma nel 2009. Podio anche per Martina Grimaldi a Barcellona nel 2013 e per Arianna Bridi a Budapest nel 2017.

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