Stop al gas russo per 10 giorni in Nord Europa, l’annuncio di Mosca: «Manutenzione su North Stream»
Le linee del gasdotto Nord Stream saranno chiuse dall’11 al 21 luglio: lo fa sapere l’operatore Nord Stream AG, ripreso dalle agenzie russe Tass e Interfax, spiegando che l’interruzione è dovuta a lavori di riparazioni annuali programmate. Così recita il comunicato diffuso da Nord Stream AG: «Dall’11 al 21 luglio 2022 la compagnia Nord Stream AG effettuerà una momentanea chiusura di entrambe le condotte del Nord Stream per eseguire dei lavori pianificati di manutenzione, inclusi test di componenti meccanici e sistemi di automazione per garantire un efficace, sicuro e affidabile funzionamento del gasdotto». Tali manutenzioni sono state pianificate con largo anticipo e il programma del loro completamento è stato concordato con i partner responsabili del trasporto del gas a monte e a valle.
I precedenti con la Germania
Non è però la prima volta che la Russia decide di punto in bianco di sospendere le forniture di gas all’Europa. Appena due settimane fa, il 14 giugno, Gazprom annunciava di ridurre di oltre il 40% la sua capacità di consegna giornaliera alla Germania tramite il Nord Stream: decisione giustificata dal fatto che il gruppo tedesco Siemens, responsabile della fornitura di turbine per il gasdotto, non era ancora riuscito a mandare a Mosca le componenti richieste. Immediato il riflesso della notizia sui mercati: il prezzo dell’hub olandese Ttf ha raggiunti i 90,74 euro a megawattora, in rialzo del 9%. Prima di tale annuncio, Gazprom aveva inoltre già bloccato il flusso di gas attraverso il gasdotto Yamal, diretto sempre in Germania e transitante per la Polonia. La capacità stimata per lo Yamal è di circa 33 miliardi di metri cubi di gas.
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