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Covid, in aumento le diagnosi fai-da-te. Tasso di mortalità 7 volte maggiore nei non vaccinati – Il report esteso Iss

02 Luglio 2022 - 11:12 Redazione
In crescita del 9,5% i casi di reinfezione. E c'è chi si ammala ma non segnala

I casi di positivi al Coronavirus continuano a crescere anche nell’ultima settimana, così come le
ospedalizzazioni e i ricoveri in terapia intensiva. Arrivano invece dati positivi sul fronte dei decessi che risultano ancora in diminuzione. A segnalarlo è l’ultimo report settimanale dell’Istituto superiore di sanità, Covid-19: Sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale, aggiornato al 28 giugno 2022. A ridursi, rispetto al report della settimana scorsa, è la percentuale di casi tra gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione. Gli esperti sottolineano come questo periodo sia una fase caratterizzata dalla diffusione di varianti del virus con un alto tasso di trasmissibilità. Inoltre, viene segnalato che c’è stato un aumento di persone che hanno contratto il Covid, ma che non l’hanno segnalato a chi di competenza per motivi legati a fenomeni di “autodiagnosi”.

I casi di reinfezione

In Italia sono aumentati del 9,5 per cento i casi di reinfezione da Coronavirus nel corso dell’ultima settimana, rispetto a quella precedente in cui il dato si attestava a 8,4 per cento. Nel periodo dal 24 agosto 2021 al 18 giugno 2022 i casi di reinfezione sono stati 587.347, ovvero il 4.0 per cento del totale dei casi registrati. I ricercatori dell’Iss specificano che è aumentato il rischio di reinfezione soprattutto nelle persone non vaccinate, nei soggetti di sesso femminile «verosimilmente dovuto alla maggior presenza di donne in ambito scolastico dove dove viene effettuata un’intensa attività di screening» e nelle fasce di età più giovani (dai 12 ai 49 anni).

L’impatto dei vaccini

Sono state somministrate 138.251.239 dosi di vaccino anti-Covid al 28 giugno 2022. Anche in questo report viene segnalata la loro l’efficacia contro le ospedalizzazioni, il cui tasso standardizzato per età risulta circa due volte più alto nei non vaccinati (57 ricoveri per 100.000 abitanti) rispetto ai vaccinati con ciclo completo da ≤120 giorni (23 ricoveri per 100.000 ab.) e di oltre tre volte e mezzo più elevato rispetto ai vaccinati con dose booster (15 ricoveri per 100.000 ab.). Il periodo in analisi è il seguente: 13/05/2022-12/06/2022 e la fascia d’età presa in considerata è quella dai 12 anni in poi. Anche il tasso di mortalità standardizzato per età (≥ 12 anni) risulta essere nettamente maggiore nei non vaccinati, pari a 4 volte in più rispetto ai vaccinati con ciclo completo da ≤ 120 giorni e circa sette più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva.

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