Di Maio, la frecciata a Conte: «Qualcuno vuole imitare Salvini al Papeete: cercano solo un pretesto per far cadere il governo»
Il sospetto di Luigi Di Maio è che qualcuno voglia fare un remake della crisi del Papeete. L’aspetto più curioso è che a volerlo sarebbe Giuseppe Conte, cioè il premier che quella crisi di governo nel 2019 l’aveva subita da Matteo Salvini. Sta di fatto che i continui avvertimenti partiti nelle ultime ore dal leader del M5s appaiono al ministro scissionista ex grillino come un modo per cercare di far saltare il banco del governo: «Qualcuno sta solo cercando il pretesto per generare l’incidente di percorso», dice nell’intervista a Monica Guerzoni sul Corriere della Sera. L’obiettivo delle minacce M5s sarebbero solo di indebolire Mario Draghi, così da far cadere il governo «per andare al voto anticipato».
E con la Lega che non manca di minacciare la maggioranza, soprattutto per le questioni Ius Scholae e Cannabis, Di Maio fa un esplicito riferimento alla crisi di tre anni fa: «Tutti ci ricordiamo del Papeete, ho paura che qualcuno voglia emulare quel gesto». Una crisi di governo in questo momento, però, cioè in una «situazione emergenziale», significherebbe per Di Maio «bruciare i fondi del Pnrr e rischiare di andare in esercizio provvisorio, perché non potremmo approvare la legge di Bilancio. Porteremmo il Paese nel baratro».
Le accuse di tradimento
Le accuse di essere irresponsabile, se non addirittura traditore per giochi di palazzo, erano già partite dal M5s allo stesso Di Maio. Attacchi partiti da Conte, ma anche dall’ex compagno di Movimento Roberto Fico: «Non posso dimenticare che mentre mi trovavo a Lussemburgo al vertice Ue dei ministri degli Esteri – racconta Di Maio al Corriere – il presidente della Camera mi ha attaccato pubblicamente per questioni di politica interna, generando non poco stupore».
E sui sospetti che sia stato Draghi a spingere perché avvenisse la scissione e la nascita di Insieme per il futuro, Di Maio prova a negare: «Non scherziamo su queste cose», dice nell’intervista a Conchita Sannino su Repubblica, in cui assicura di non voler fondare un partito personale e poi sterza subito sui rischi della possibile crisi di governo – In questo momento, se il governo cade, non so a quali livelli può schizzare lo spread… Ma certo, per le famiglie, i costi continueranno ad aumentare e i tassi sui mutui a salire, l’impatto sarà devastante. Perché nel mondo c’è fiducia in questo governo, nel premier Draghi e nel nostro capo dello Stato Mattarella. Ed è un dato da cui non possiamo prescindere».
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