Violente proteste in Uzbekistan, la polizia spara sui manifestanti del Karakalpakstan: «Ci sono morti e feriti» – I video
Violente proteste sono scoppiate in queste ore nell’Uzbekistan occidentale, nella regione autonoma del Karakalpakstan, verso il Mar Caspio. Il presidente del Paese Shavkat Mirziyoyev ha dichiarato che «purtroppo, ci sono vittime tra civili e agenti delle forze dell’ordine». La polizia ha aperto il fuoco sui manifestanti che in alcuni casi sono stati anche picchiati in strada. I disordini, che sono iniziati venerdì 1 luglio, nascono in seguito a proposte di riforma costituzionale che indebolirebbero l’autonomia del Karakalpakstan, poiché cancellerebbero la parola “sovrano” in relazione allo status della regione. In seguito alle proteste, Mirziyoyev ha preso impegno di ritirare gli emendamenti contestati. La regione nel 1993 ha accordato con lo Stato centrale di rimanerne parte per 20 anni, per poi, nel 2023, tenere un referendum sulla secessione. La riforma costituzionale verrà sottoposta al referendum popolare prima dell’eventuale approvazione. Il sospetto è che il presidente voglia sfruttarla per estendere il suo periodo al comando del Paese oltre i due mandati di 5 anni attualmente concessigli.
Le proteste
Nel Paese è stato istituito ieri, sabato 2 luglio, uno stato di emergenza della durata di un mese, nell’ambito del quale è in vigore anche un coprifuoco, dalle 21 alle 7 ogni giorno. Gran parte delle attività commerciali ha chiuso per evitare danni, fa sapere un reporter sul campo di Eurasianet, aggiungendo che il flusso di informazioni è scarso a causa della decisione del governo centrale di sospendere la connessione internet mobile lo scorso 27 giugno.
Nella capitale del Karakalpakstan, Nukus, si vedono rivoli rossi scorrere sulle strade che a prima vista potrebbero sembrare sangue. Tuttavia, da altre immagini pare che si tratti di un colorante rosso che viene sparato sui manifestanti in maniera che questi siano rapidamente identificabili dalle forze dell’ordine.
Nei video che circolano su Twitter si vedono le forze dell’ordine aprire il fuoco contro i manifestanti, che a volte vengono anche picchiati in strada e detenuti.
— NEXTA (@nexta_tv) July 3, 2022
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