«Gli hanno spaccato la testa…», lo shock subito dopo l’aggressione omofoba a Bari. A Napoli altri due casi dopo il Pride – Il video
«Gli hanno spaccato la testa! Chiamate un’ambulanza e la polizia». È il grido di una ragazza che chiede aiuto dopo l’aggressione omofoba nel parco Rossani a Bari avvenuta ieri, 3 luglio. Esattamente un giorno dopo del Pride della città due persone non binarie sono state picchiate da una quindicina di giovani. Una ha riportato gravi ferite alla testa a causa del lancio di una pietra e, una volta visto il sangue, gli aggressori sono scappati via correndo. La denuncia dell’evento è arrivata dalla pagina Facebook Bari Pride che ha diffuso l’immagine della persona aggredita. Quando hanno subito le violenze, le due vittime stavano festeggiando un compleanno con gli amici e, dopo esser state più volte derise e insultate, hanno ricevuto attacchi fisici.
Il parco Rossani teatro di più violenze
«Episodi simili al parco Rossani sono toccati a ragazzi stranieri, e tante altre sono le denunce di molestie per strada contro ragazze che abbiamo contato in questi giorni. Fatti che vedono come aggressori branchi di ragazzi altrettanto giovani, sollevando interrogativi rispetto ad una vera e propria emergenza educativa», legge nel post di Bari Pride. Secondo quanto riferiscono sarebbero ben 4 gli episodi di violenza che si sono verificati nei giorni precedenti.
Il presidio di risposta
Gli attivisti hanno così deciso di organizzare un presidio di risposta all’aggressione di matrice omofoba. Si svolgerà alle 18:30 di oggi di fronte al parco in cui è accaduto l’evento. «Scendiamo in piazza – ha detto Carolina Velati, Coordinatrice di Zona Franka – per ribadire la nostra vicinanza alle vittime e pretendere un impegno forte e chiaro dalle Istituzioni». Velati ci tiene a sottolineare che la risposta non può essere il «securitarismo», ma azioni di prevenzione dalle Istituzioni come «percorsi di consapevolezza ed educazione nelle scuole e nelle Università, iniziative culturali ed aggregative nelle piazze cittadine, formazione del personale dipendente del Comune e delle municipalizzate». Gli attivisti ci tengono poi a ribadire l’importanza e la necessità di una legge contro l’omolesbobitransfobia.
Aggressione omofoba dopo il Pride anche a Napoli
Il 2 luglio si è svolto il pride anche a Napoli e nella notte sono stati aggrediti due 20enni romani durante il rientro dalla manifestazione. Prima attaccati con espressioni omofobe, poi con violenze fisiche. «Sono stati aggrediti con insulti omofobi e cinghiate. Quanto accaduto va punito con la massima severità e in attesa di un Parlamento che ha deciso di non legiferare contro l’omofobia ribadiamo l’invito a tutti i sindaci e al Sindaco di Napoli, Manfredi, di approvare urgentemente la nostra delibera contro l’omolesbobitransfobia come avvenuto già in diversi comuni», ha dichiarato Fabrizio Marrazzo, portavoce partito Gay Lgbt+. Gli aggressori sono stati identificati dai carabinieri del nucleo radiomobile della città e della stazione di Borgoloreto. Si tratta di due giovani della provincia di Napoli, uno di 18 anni e l’altro di 16.
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