Marmolada, il gestore del rifugio in cima diede l’allarme 3 giorni prima della tragedia. Oggi dice: «C’è rischio di un altro distacco» – Il video
Carlo Budel è il gestore di Capanna Punta Penia, il rifugio sulla cima della Marmolada a 3.343 metri. Tre giorni prima che il blocco di ghiaccio si staccasse uccidendo 7 persone, ferendone 8 (19 sono ancora disperse) aveva registrato un video con lo smartphone in cui raccontava la situazione allarmante del monte delle Dolomiti. «Nemmeno in agosto era messo così male – commentava Budel -. Ci sono torrenti d’acqua qua sotto». Oggi, a tragedia avvenuta, avverte che altri pezzi di ghiaccio «sono a rischio distacco» e che per questo motivo «il ghiacciaio della Marmolada è chiuso a tutti». Come raccontato dal gestore del rifugio, quella frana di ghiaccio e detriti è arrivato «fin sotto Pian dei Fiacconi». Dopo quanto accaduto, non è più possibile scalare la montagna. Nel frattempo, la Procura di Trento ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per disastro colposo.
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