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Torino, si sposa in terapia intensiva a un passo dalla morte: salvato 12 ore dopo da un cuore compatibile

05 Luglio 2022 - 15:58 Redazione
Sposare la sua compagna era il suo ultimo desiderio, ma un donatore di Napoli gli ha salvato la vita

In fin di vita per un infarto e ricoverato all’ospedale Molinette di Torino, un uomo di 47 aveva un ultimo desiderio: sposare la sua compagna. Non si aspettava di certo che la sua storia avrebbe avuto un doppio lieto fine, grazie a un trapianto insperato. Le sue condizioni cliniche, infatti, erano drasticamente peggiorate: entrato in ospedale a giugno per un infarto massivo del ventricolo sinistro, era al momento mantenuto in vita solo grazie all’Ecmo, la ventilazione extracorporea. Progressivamente si erano tuttavia evidenziate problematiche legate alla terapia scoagulante: solo un cuore nuovo avrebbe potuto salvarlo.

Il matrimonio e la donazione inaspettata

La coppia ha così pronunciato il «fatidico sì» nella terapia intensiva della cardiochirurgia dell’ospedale. Il matrimonio, celebrato dall’ufficiale di stato civile del Comune di Torino, è stato definito «in fine vita». Lei con un bouquet composto da tappini di provette del sangue, lui ancora intubato, con palloncini e cuori rossi illuminati dalla luce del diafanoscopio (lo schermo luminoso che serve ad osservare le radiografie). Nella stanza, anche le foto della figlia della coppia, nata due mesi fa. La cerimonia si era appena conclusa, quando è arrivato il colpo di scena. Il cuore di un donatore di Napoli, disponibile per il trapianto, eseguito dopo sole 12 ore dal matrimonio.

L’intervento

Il paziente era stato infatti inserito in lista per un trapianto in urgenza nazionale attraverso il Centro regionale trapianti del Piemonte, diretto dal professor Antonio Amoroso. Appena il Centro nazionale trapianti ha segnalato l’esistenza di un donatore compatibile, il cuore è stato prelevato e trasportato a Torino con un volo speciale. Il trapianto è stato eseguito dal professor Massimo Boffini dell’équipe del professor Mauro Rinaldi, con l’aiuto della dottoressa Erika Simonato e del dottor Matteo Marro e degli anestesisti Andrea Costamagna e Daniele Ferrero. Dopo sette ore di intervento, il decorso è stato regolare, e il paziente è stato trasferito nell’Unità coronarica della cardiologia diretta da Gaetano De Ferrari. E adesso, sarà libero di avere una vera cerimonia di nozze.

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