Il Fatto racconta la beneficenza di Berlusconi: dà il suo aereo per i bambini ucraini malati di cancro
Un aereo Gulfstream G-550 immatricolato I-Gmp che fa avanti e indietro dall’aeroporto da Milano Linate a Resovia in Polonia. Di proprietà della Alba Servizi Aerotrasporti, società di Fininvest. E una missione della ong Soleterre in collaborazione con Regione Lombardia. Che prevede l’evacuazione di bambini malati di cancro dagli ospedali di Kiev all’Italia per venire a curarsi insieme ai genitori. Ci sono tutti gli elementi per raccontare una storia e oggi lo fa il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Giampiero Calapà. Ovvero la storia dell’aereo di Silvio Berlusconi usato per salvare i bambini ucraini. Il “Berlusconi Force One” è volato da Linate a Resovia l’8, il 14, il 16, il 18 e il 20 marzo. E poi ancora il 14, il 17 e il 24 maggio.
La missione a Resovia
L’ultima missione il 4 luglio, con partenza da Linate alle 15 e 24. Dal momento della partenza a quello dell’atterraggio non passa mai più di un’ora. Nello stesso aeroporto in cui le forze Nato inviano regolarmente le armi a Kiev. Fondazione Soleterre è una Ong che dal 2003, insieme alla Fondazione Zaporuka, lavora in Ucraina da prima della guerra. Il Fatto ha raccontato subito dopo lo scoppio del conflitto che l’Ong ha realizzato interventi strutturali, garantito strumentazione medica e forniture di farmaci nei reparti dell’Istituto del Cancro e dell’Istituto di Neurochirurgia di Kiev. Infine, ha aperto una casa d’accoglienza per ospitare gratuitamente i tanti bambini malati in cura a Kiev, ma che provengono da zone remote del paese.
Le nove missioni compiute servono esattamente a evacuare i bambini malati di cancro dell’Ucraina. Una fonte spiega al quotidiano che la famiglia di Berlusconi ha mantenuto il più stretto riserbo «per evitare strumentalizzazioni di qualsiasi tipo». Il direttore Marco Travaglio ha detto che la fondazione del Fatto ha raccolto con Soleterre 250 mila euro per i bambini malati di Kiev.
Foto copertina: Airlines.net
Leggi anche:
- Silvio Berlusconi: «L’Ucraina è il Paese aggredito e noi dobbiamo aiutarlo a difendersi». E non cita Mosca
- Berlusconi corregge il tiro sulle armi in Ucraina: «Doveroso inviarle». Prima l’attacco: «Facciamolo ma non diciamolo»
- Ucraina, Berlusconi sotto accusa per le critiche a Biden e Nato. La replica: «Mai giustificata l’aggressione di Putin»
- Medvedev ancora contro l’Italia (e l’Europa): «Politici europei in declino, Draghi non è Berlusconi»
- Berlusconi: «Ho chiamato Putin due volte, non mi ha risposto»