Il Barcellona chiede tempo, Lewandowski aspetta ma il Bayern è irremovibile
Serve tempo. Il monito a Robert Lewandowski è arrivato direttamente dal presidente del Barcellona Joan Laporta a margine della presentazione di Franck Kessie: «In questo momento non possiamo ancora fare acquisti. Stiamo parlando con i giocatori che ci interessano per farci aspettare». Che tradotto vuol dire, caro Robert sei il primo obiettivo del nostro calciomercato, ma ancora non possiamo assecondare le richieste del Bayern Monaco. Aspettaci, se puoi. E qui sorge il problema, o almeno, potrebbe nascere il prossimo 12 luglio, giorno dell’inizio del ritiro della squadra bavarese. In Germania si vocifera che l’attaccante polacco possa non presentarsi al raduno, lanciando un ulteriore messaggio chiaro della sua volontà di andar via. Una volontà ammessa molto chiaramente dal ritiro della Nazionale polacca ad inizio giugno, quando chiuse ogni porta rispetto ad un suo ritorno al Bayern Monaco.
La trattativa a senso unico (per ora)
In questo momento la trattativa è in una fase di stallo. Da un lato c’è il Barcellona che ha portato sul tavolo del Bayern Monaco diverse offerte in queste settimane, con l’ultima che si è fermata a 40 milioni di euro fissi più diversi bonus. Molto al di sotto della richiesta di almeno 60 cash del club tedesco che vuole far valere fino all’ultimo centesimo un contratto con Lewandowski in scadenza nel 2023. Dall’altra c’è il club tedesco che non ha mai ufficialmente risposto alle offerte blaugrana, non volendo – per ora – dare spazio ad una presa di posizione unilaterale del giocatore. Nel mezzo c’è l’attaccante polacco che ormai la sua scelta l’ha fatta e difficilmente tornerà indietro.
La voglia di una nuova avventura professionale è forte, così come la spinta della famiglia di chiudere la carriera in una città come Barcellona. La moglie Anna ormai da mesi sui propri social non si nasconde, ammettendo a più riprese come stia imparando lo spagnolo. Tanti piccoli e grandi indizi di come il futuro di Lewandowski sia a Barcellona. Ma il Bayern Monaco è un club spesso intransigente, soprattutto se “sotto ricatto” dei calciatori, per questo la data del 12 luglio sarà spartiacque importante per capire che verso – amichevole o meno – prenderà la trattativa.