L’Europarlamento segue la Commissione. Gas e nucleare restano tra le fonti “verdi” nella tassonomia Ue
L’Europarlamento di Strasburgo ha deciso di mantenere gas e nucleare tra le fonti considerate “verdi” nella tassonomia europea, dove erano state incluse lo scorso febbraio per volontà della Commissione Europea. È stata infatti bocciata la risoluzione di rigetto chiesta dalle commissioni Ambiente ed Economia lo scorso 14 giugno che avrebbe escluso le due fonti energetiche da quelle che giocheranno un ruolo chiave nella transizione ecologica dell’Unione. A votare contro sono stati 328 parlamentari, quelli a favore 278, 33 gli astenuti. La maggioranza era fissata a 353 parlamentari. La tassonomia dell’Ue è una classificazione delle fonti energetiche secondo la loro sostenibilità. Gas e nucleare verranno quindi utilizzati come fonti energetiche di grande importanza mentre i Paesi dell’Unione si spostano verso le rinnovabili, un’operazione che era stata definita di «greenwashing» dall’eurodeputata verde Eleonora Evi. Nel voto la maggioranza all’Europarlamento è apparsa spaccata, con Verdi, Sinistra e il gruppo dei Socialisti e Democratici a favore della risoluzione, mentre Partito Popolare Europeo, il gruppo dei Conservatori e Riformisti e Identità e Democrazia. Anche i partiti italiani si sono divisi: Pd, M5S, Verdi si sono schierati contro nucleare e gas, parere opposto da FI, FdI, Lega e Iv. La Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, contestata in patria per la modifica alla tassonomia voluta dalla Commissione, oggi ha dichiarato che l’Europa si deve preparare a un taglio totale delle forniture di gas russo, ribadendo che è necessario accelerare la transizione energetica.
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