La stretta di Mosca contro spie, traditori e mercenari: pene più dure dalla Duma e maximulte
Oggi la Duma di Stato russa ha approvato un disegno di legge che prevede l’inasprimento di una serie di punizioni già stabilite per chi commette ostilità contro Mosca e il suo esercito. Le modifiche partono dal reato di alto tradimento. Da oggi, l’articolo 275 del Codice Penale in materia viene integrato in modo da contemplare, oltre alla già prevista reclusione dai 12 ai 20 anni per chiunque «passi dalla parte del nemico in condizioni di conflitto armato, ostilità e altre azioni a cui partecipa la Federazione Russa», anche una multa fino a 500 mila rubli, ovvero a circa 7.770 euro, o equivalente a un salario di tre anni della persona condannata.
La pena per chi collabora con intelligence straniera
Un’altra misura punitiva inasprita a seguito dell’intervento della Duma è quella che riguarda la «collaborazione di un cittadino della Federazione Russa con un servizio speciale di uno stato straniero, un’organizzazione internazionale o straniera o con i loro rappresentanti». Nel testo ritoccato si parla di reclusione da due a otto anni e di una multa fino a 1 milione di rubli (circa 15.480 euro) o equivalente allo stipendio del condannato fino a tre anni, per chi «stabilisce e mantiene segretamente contatti con un servizio speciale, un’organizzazione straniera, o i loro rappresentanti, al fine di assisterli in attività consapevolmente dirette contro la sicurezza della Federazione Russa». Allo stesso tempo, la legge prevede che venga scagionato da ogni responsabilità chi informi gli organi competenti di tale cooperazione volontariamente e tempestivamente.
La pena per chi attenta alla sicurezza della Federazione Russa
Inoltre, il codice penale della Federazione Russa è integrato dall’articolo 280.4, secondo il quale gli inviti a svolgere attività dirette contro la sicurezza della Federazione Russa o a ostacolare il lavoro delle autorità per garantire la sicurezza del Paese saranno d’ora in poi puniti con una multa da 100 mila a 500 mila rubli o equivalente allo stipendio di un condannato da uno a tre anni. È inoltre prevista la pena della reclusione da due a quattro anni con privazione del diritto a ricoprire determinati incarichi fino a tre anni. Se un tale crimine è stato commesso da un gruppo di persone previo accordo, sia ricoprendo essi una posizione ufficiale, sia attraverso i media e Internet, la multa varierà da 300 mila a 1 milione di rubli e la pena detentiva da tre a sei anni.
Pene inasprite anche per i mercenari
L’ultima pena rivista dalla Duma di Stato è quella comminata ai mercenari secondo quanto previsto dall’articolo 359 del Codice Penale della Federazione Russa. La partecipazione di un mercenario a un conflitto armato, si legge nel testo modificato, sarà punita con la reclusione da sette a 15 anni e non più da tre a sette come accaduto finora. Inoltre, la legge aumenta la pena detentiva per reclutamento, addestramento e finanziamento di un mercenario, nonché per averlo utilizzato nell’ambito di un conflitto armato. Per questa fattispecie si va dai 12 ai 18 anni di reclusione. Fino a oggi tale crimine è stato punito con il carcere da quattro a otto anni.
Leggi anche:
- Attacco russo al battaglione Azov a Kharkiv, Mosca: «100 militari uccisi, anche mercenari stranieri»
- Donbass, filorussi condannano a morte i tre «mercenari» prigionieri nel Donetsk. Londra: «Processo farsa» – Il video
- Processo per tre «mercenari britannici» prigionieri nel Donetsk, l’annuncio dei filorussi: rischiano la pena di morte
- L’ex comandante dei mercenari Wagner: «La guerra? Assurda. Putin manda a morire i suoi soldati»
- Mali, il Guardian: «I mercenari russi del gruppo Wagner coinvolti nelle stragi dei civili»
- Che cosa non torna nella nota del Cremlino sui «mercenari italiani» in UcrainaMercenari italiani uccisi in Ucraina, l’intelligence di Roma smentisce Mosca: «Non ci risulta»