Giappone, è morto Shinzo Abe. Arrestato un ex militare
È morto all’età di 67 anni Shinzo Abe, l’ex primo ministro giapponese vittima di un attentato questa mattina, 8 luglio, durante un discorso politico a Nara, nel centro del paese. A ucciderlo sono stati due colpi d’arma da fuoco sparati da un ex militare. L’emittente locale Nhk, citando un alto funzionario del Partito Liberaldemocratico, riferisce che il decesso è avvenuto all’ospedale della città di Kashihara, nella regione in cui è avvenuto l’attentato nonché dove Abe si trovava ricoverato.
July 8, 2022
July 8, 2022
I medici: «Abbiamo provato a rianimarlo per 4 ore»
La struttura ha confermato la morte e ha riferito di aver tentato la rianimazione per 4 ore. «Due ferite hanno provocato due diverse emorragie, abbiamo cercato di bloccarle, ma la situazione era molto critica», ha detto il responsabile del Pronto soccorso in conferenza stampa. Hidetada Fukushima, professore di medicina d’urgenza presso l’ospedale dell’Università di Nara ha riferito che Abe ha riportato due ferite sulla parte anteriore del collo e uno dei proiettili è penetrato nel cuore. I medici della struttura riferiscono che si trovava in arresto cardiopolmonare già sulla scena del crimine e che non ha mai dato segni di vita da quando era arrivato in ospedale. Almeno 20 i dottori che hanno tentato di fermare l’emorragia. La moglie dell’ex premier, Akie Abe, aveva raggiunto il marito in ospedale.
Le confessioni dell’omicida
L’omicida, Yamagami Tetsuya, è stato arrestato nell’immediato. Si tratta di un 42enne, residente a Nara e membro della marina delle forze di autodifesa del Giappone. Ha confessato l’omicidio dicendo: «Ho mirato per ucciderlo». Due i colpi, uno sul fianco destro, l’altro al collo. Mentre Abe Shinzo si trovava a terra sanguinante stringendosi il petto, l’attentatore è rimasto a guardarlo morente al suolo. Gli agenti l’hanno così bloccato nell’immediato, nonostante le successive resistenze. Le riprese diffuse in queste ore sui social network mostrano sulla scena del crimine due tubi legati con dello scotch isolante nero. Si tratta di una doppietta fatta in casa dall’attentatore. Al momento, non è ancora chiaro il movente dell’omicidio.
Solidarietà dai leader politici
Molte le reazioni a livello internazionale. Il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, si è detto «profondamente scioccato». Cordoglio anche dal governo italiano con le parole del Presidente del Consiglio, Mario Draghi. «L’Italia è sconvolta per il terribile attentato, che colpisce il Giappone, il suo libero dibattito democratico. Abe è stato un grande protagonista della vita politica giapponese e internazionale degli ultimi decenni, grazie al suo spirito innovatore, alla sua visione riformatrice. L’Italia si stringe ai suoi cari, al Governo e all’intero popolo giapponese», fa sapere Palazzo Chigi. Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz parla di «dolore e sbigottimento» per la morte di Abe e ha espresso cordoglio al primo ministro giapponese Fumio Kishida. Quest’ultimo si è detto «senza parole».