Zingaretti molla Conte: «Non è più un punto di riferimento dei progressisti»
Quando era segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti definì Giuseppe Conte come un punto di riferimento dei progressisti. Oggi ha cambiato idea. E lo fa sapere in un’intervista a Metropolis riportata da La Stampa: «Lo dissi in un momento particolare: all’indomani dell’elezione di Conte a premier di una nuova alleanza», si giustifica. «Ma che ora sia punto di riferimento, mi pare una cosa superata. Un dato di fatto, non un giudizio, eh», aggiunge dicendosi d’accordo con Dario Franceschini, quando dice che se il M5s fa cadere il governo salta anche l’alleanza: «Ha ragione. E non la interpreto come una minaccia. Ha anticipato un dato oggettivo. A pochi mesi dalla scadenza naturale, si fa cadere il governo, e poi si pensa di rifare il governo assieme qualche mese dopo? Non siamo una compagnia di giro». Infine un pronostico su Enrico Letta che può aspirare ad essere il prossimo presidente del Consiglio: «Certo. Mi sembra che il leader naturale sia il segretario del partito che avrà più voti».
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