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Il comune piemontese che “anticipa” il Ddl Zan: «500 euro di multa a chi fomenta odio e omofobia»

09 Luglio 2022 - 08:06 Redazione
madonna del sasso scritte omofobe
madonna del sasso scritte omofobe
Lo ha deciso il primo cittadino Ezio Barbetta. Nel 2014 il comune aveva istituito anche un registro per il testamento biologico

500 euro di multa per chi, con parole o atti, sui social o nella realtà, fomenta l’odio verso la comunità Lgbt, per motivi razziali o di orientamento sessuale. Lo ha deciso una delibera del comune di Madonna del Sasso, che si trova nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. Praticamente un anticipo del Ddl Zan, che non è (ancora) legge. E con un motivo: qualche giorno fa sui muri del paese e sulle bacheche sono comparse scritte omofobe. «Fr… e pervertiti a morte, sindaco vergognati», «Madonna comune di pervertiti», si legge. Il primo cittadino Ezio Barbetta ha sporto denuncia ai carabinieri. E oggi all’edizione torinese di Repubblica si dice amareggiato perché le scritte hanno danneggiato una cappella privata e un edificio che ospita la lapide intitolata a un partigiano.

Nel 2014 il comune ha istituito il Registro per il testamento biologico, anticipando di tre anni la legge nazionale. «Era stato uno dei punti del nostro programma, ai tempi venne a trovarci Mina Welby», spiega il primo cittadino al quotidiano. Barbetta non sa chi ha vergato le scritte incriminate: «Non credo siano ragazzini o che sia una persona sola — dice —. Ma di certo, se saranno individuati, dovranno subire le conseguenze penali delle loro azioni ma anche quelle amministrative del nostro regolamento. Saranno multati come prevede la delibera».

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