Usa, sparatoria del 4 luglio a Highland Park: un bambino resterà paralizzato
Cooper Roberts è un bambino americano di 8 anni, che la settimana scorsa stava partecipando insieme alla sua famiglia alla parata del 4 luglio, il giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti. È stato centrato dai colpi di un’arma da fuoco. Adesso Cooper è paralizzato dalla vita in giù. È una delle vittime della sparatoria avvenuta a Highland Park, in Illinois, dove un killer ha ucciso sette persone, ferendone un’altra trentina, sparando con un fucile da un tetto. Avrebbe poi abbandonato l’arma per mescolarsi tra la folla. Il piccolo Cooper era stato colpito al petto e alla spina dorsale. Dopo aver subìto 4 interventi, si è svegliato per la prima volta poche ore fa: la prima cosa che ha chiesto è stata vedere il suo fratello gemello, Luke, e il loro cane. Dopo poco però, a causa del dolore, è stato nuovamente sedato.
Un piccolo «combattente», proprio «come sua madre»
Il piccolo Luke è rimasto a sua volta ferito dalle schegge, sebbene in maniera meno grave: è stato già curato e rilasciato. Lui e Cooper sono inseparabili: «partners in crime», secondo la definizione di una delle loro quattro sorelle maggiori. Cooper, prosegue la ragazza, ha un carattere eccezionalmente affettuoso: «Non ha mai incontrato uno sconosciuto un giorno in vita sua: tutti quelli che incontra diventano istantaneamente i suoi migliori amici (secondi solo a Luke)». La ragazza descrive il bambino come «incredibilmente atletico», amante del calcio, della bicicletta e del baseball, ma anche dei libri e dello studio.
«Non c’è niente che questo ragazzo non possa fare e nessuna parola per la quantità di bontà dentro di lui», ha concluso. Il portavoce della famiglia, Anthony Loizzi, lo ha definito un «combattente», proprio «come sua madre». Anche la donna sarebbe stata infatti colpita alle gambe e ai piedi, e ha dovuto sottoporsi a diversi interventi chirurgici. A sostegno della famiglia è stata creata una campagna GoFundMe verificata.
Il profilo del sospettato killer
Ad aprire il fuoco lo scorso 4 luglio sarebbe stato un suprematista bianco di 21 anni, chiamato Robert “Bobby” E. Crimo III. Arrestato, avrebbe confessato di essere l’autore della strage in una dichiarazione volontaria alle forze dell’ordine. Il sospettato ha usato un fucile semiautomatico Smith & Wesson M&P15, che avrebbe acquistato legalmente, nell’area di Chicagoland. Gli investigatori ritengono che abbia pianificato l’attacco per settimane, e che avrebbe tentato un secondo attentato a distanza di poche ore, anche se il motivo rimane ancora oscuro. Il portavoce della Lake County Major Crimes Task Force, Chris Covelli, ha aggiunto che non ci sono informazioni che suggeriscano che l’attacco sia stato «motivato razzialmente, motivato dalla religione o [dal desiderio di colpire] qualsiasi altra minoranza».
Sui suoi profili social, tuttavia, Crimo pubblicava contenuti collegabili alle organizzazioni suprematiste bianche. Sotto lo pseudonimo di Awake the Rapper, inoltre, realizzava e pubblicava video musicali con testi inquietanti e scene animate di violenza armata. Le forze dell’ordine avevano sentito parlare di lui per la prima volta nel 2019, quando prima provò a togliersi la vita con un machete, e qualche mese dopo minacciò di uccidere la sua famiglia. Se condannato, Crimo rischia l’ergastolo senza condizionale.
Credits foto copertina: CNN
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