Forza Italia accelera e chiede una verifica di maggioranza, Tajani: «Se M5s non vota al Senato si rischia la crisi» – Il video
Non sono più solo i Cinque stelle (e la Lega) ad alzare la tensione. Nonostante il voto di oggi alla Camera sia andato tutto sommato come previsto, con un sì al merito del provvedimento del Dl Aiuti ma senza la partecipazione dei pentastellati, il clima all’interno della maggioranza di governo si sta deteriorando. E forse l’elemento più nuovo delle ultime ore è che tra le voci forti ora c’è anche quella di Forza Italia. Prima con un comunicato del gruppo, poi con una nota firmata dal presidente Silvio Berlusconi, infine con gli interventi del capogruppo Paolo Barelli in aula e del vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, si capisce che, sebbene in crisi di consensi, il partito ago della bilancia del centrodestra è intenzionato a porre anch’esso le sue condizioni.
«Chiediamo che ci sia una verifica della maggioranza al fine di comprendere quali forze politiche intendano sostenere il governo, non a fasi alterne e per tornaconti elettorali, ma per fare le riforme e tutelare gli interessi degli italiani», si legge nella nota di Berlusconi, giunta a ridosso del voto in aula a cui i Cinque stelle non hanno partecipato e poco dopo quella del partito, che già aveva suscitato preoccupazioni nell’ala più “governista” del Movimento (particolarmente allarmato il ministro per i Rapporti con il parlamento Federico D’Incà, nella doppia veste di esponente del Movimento e tessitore della stabilità di governo).
Poi la dura dichiarazione di voto del capogruppo a Montecitorio Paolo Barelli, che pure annunciava la richiesta di un chiarimento da parte di Forza Italia: «Mi chiedo se non sia il caso che ci sia una profonda verifica per stabilire davvero chi sostiene Draghi ed il suo governo». Infine, l’uscita di Tajani che insiste sulla linea delineata da Berlusconi: «Abbiamo chiesto, come Forza Italia, la verifica di maggioranza per capire se si vuole andare avanti con questo governo di unità nazionale oppure no, se è cominciata la campagna elettorale di questo governo. La scelta del Movimento è stata da irresponsabili, se non votano al Senato certamente si rischia di aprire una crisi di governo. E non si sa mai dove si va a finire».
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