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I vaccini a mRNA causano infertilità? La teoria infondata del No Vax Robert Malone

11 Luglio 2022 - 12:32 Juanne Pili
Non esistono studi sui presunti danni alla fertilità causati dalla vaccinazione contro la Covid-19

Circola su Facebook il filmato di una intervista a Robert Malone. L’americano apprezzato negli ambienti No vax, sostiene che i vaccini a mRNA contro il nuovo Coronavirus – come quello di Pfizer – causerebbero problemi di fertilità. Vediamo di cosa si tratta.

Per chi ha fretta:

  • Le affermazioni di Robert Malone su un collegamento tra vaccini a mRNA e infertilità non sono supportate da fonti.
  • Anche se gli studi sono pochi, abbiamo evidenze del contrario: ovvero è suggerito un potenziale collegamento tra Covid-19 e infertilità a breve termine.
  • Malone è già noto per le sue affermazioni infondate contro i vaccini.

Analisi

Queste affermazioni sarebbero la «bomba nucleare di Robert Malone», secondo chi riporta le sue parole:

I vaccini è ormai evidente che stiano impedendo la riproduzione – continua Malone -, nelle donne le particelle lipidiche del vaccino si accumulano nell’utero e nelle ovaie arrivando a provocare il cancro. negli uomini si accumulano nei testicoli. I Cdc hanno avuto il coraggio di tacciare di isterismo le donne che manifestavano i loro problemi all’apparato riproduttivo, non posso crederci. Il numero di aborti nelle donne vaccinate è aumentato esponenzialmente.

Non è la prima volta che ci occupiamo delle narrazioni di Malone sui vaccini Covid. È lui il principale autore delle tesi sui “vaccini tossici“, somministrati alla popolazione pur essendo ancora «sperimentali». Trovate una nostra analisi anche sulla bufala dei vaccini collegati agli aborti spontanei. Anche l’idea che le campagne vaccinali siano state pensate per ridurre la popolazione mondiale non ci è nuova. Spesso questo presunto complotto viene attribuito a Bill Gates. «Il depopolamento passa dall’impedire che gli esseri umani si riproducano», commenta chi condivide le affermazioni di Malone.

Cosa c’è di vero nelle congetture di Malone? Assolutamente niente, tanto più che non è possibile stabilire su quali fonti si basino. Tra i primi autori che attribuiscono eventi avversi sulla fertilità associati ai vaccini a mRNA troviamo Steve Kirsch, in un post apparso su TrialSite News nel maggio 2021. Flora Teoh (PhD in Scienze biologiche alla Nanyang Technological University di Singapore), aveva analizzato questa tesi in un Fact-checking per Health Feedback.

In realtà sappiamo proprio dagli studi di bio-distribuzione, che le particelle lipidiche (le quali trasportano l’mRNA) non vanno oltre il sito di iniezione. Non sono state trovate tracce rilevanti nelle ovaie. Dal lavoro di Teoh scopriamo che una delle fonti di queste narrazioni è una nostra vecchia conoscenza, ovvero un report tecnico di Pfizer destinato al Governo giapponese (ne abbiamo trattato qui e qui). Malone cita invece analisi condotte su donne appartenenti alla comunità ebrea ultra-ortodossa di New York, ma si tratta di una delle culture rinomate per la riluttanza ai vaccini di ogni tipo.

Cosa dicono davvero gli studi

L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha dedicato a questa narrazione un paragrafo apposito del suo vademecum sulle bufale No vax:

Al momento non c’è nessuna evidenza scientifica di un effetto negativo dei vaccini sulla fertilità maschile o femminile. Per quanto riguarda la somministrazione del vaccino in gravidanza, le prime osservazioni, soprattutto dei dati Usa dove sono migliaia le donne immunizzate durante la gestazione, non hanno rilevato un aumento di rischio di effetti avversi per madri e neonati.

Segnaliamo anche uno studio apparso il 20 gennaio 2022 sull’American Journal of Epidemiology (Oxford Academic), dove suggeriscono l’esatto contrario, ovvero che l’infezione da SARS-CoV-2 è associata a cali di fertilità a breve termine. Attenzione però: anche su questo aspetto non esistono sufficienti studi:

Abbiamo arruolato 2.126 partecipanti autoidentificati di sesso femminile di età compresa tra 21 e 45 anni residenti negli Stati Uniti o in Canada tra dicembre 2020 e settembre 2021 e li abbiamo seguiti fino a novembre 2021. I partecipanti hanno completato questionari ogni 8 settimane su dati sociodemografici, stile di vita, fattori medici e informazioni sul partner. […] L’infezione maschile da SARS-CoV-2 può essere associata a un calo a breve termine della fertilità e che la vaccinazione COVID-19 non compromette la fertilità in nessuno dei due partner.

Conclusioni

Le affermazioni di Malone sono congetture prive di fonti a supporto. Non esistono studi di bio-distribuzione condotti seriamente, che dimostrino un collegamento tra vaccini Covid e problemi di fertilità.

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