Its Academy, cosa cambia con la nuova legge sui corsi post-diploma: ecco come funzioneranno e chi potrà iscriversi
La riforma degli istituti tecnici superiori (Its) è diventata legge. Dopo che il Senato ha dato il via libera al testo, già approvato alla Camera, entra definitivamente in vigore uno dei progetti del Pnrr, che prevede un intervento di riorganizzazione del sistema degli istituti tecnici superiori. Esulta su Twitter il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: «Con il via libera di Montecitorio è legge una delle riforme più importanti del Pnrr. Definiamo un quadro solido e nazionale che rafforza la rete degli Its e amplia l’offerta formativa. È un passo avanti per il sistema di istruzione e per il nostro sviluppo industriale». Soddisfatta anche Vittoria Casa, presidente della commissione Cultura Scienza e Istruzione alla Camera: «Si tratta di una riforma di struttura in grado di incidere sulla qualità complessiva della nostra offerta formativa e, con essa, sul futuro lavorativo di generazioni di giovani».
July 12, 2022
I punti della riforma
La riforma interviene su denominazione degli istituti, aree tecnico-professionali dei vari percorsi, raccordo con il sistema universitario. Si insisterà particolarmente per rafforzare la sinergia con le imprese e assicurare sgravi fiscali ai finanziatori. La riforma prevede un investimento complessivo di 1.500 milioni di euro dal 2022 al 2026, al fine di aumentare il numero degli iscritti ai percorsi e di potenziare le strutture esistenti.
Venendo alla denominazione degli istituti, si parlerà, da ora in avanti, di Its Academy. Il potenziamento dell’offerta formativa passerà anche per la ridefinizione dei requisiti dei docenti, oltre che per il rafforzamento della spendibilità del titolo di studio al termine del percorso. Verrà istituito un organismo che si occuperà del coordinamento nazionale delle azioni per lo sviluppo del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore, il tutto con l’intesa delle regioni.
Chi può iscriversi
Come spiega il comunicato diffuso dal ministero dell’Istruzione, potranno iscriversi ai percorsi delle Its Academy «giovani e adulti in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, unitamente a un certificato di specializzazione dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore di almeno 800 ore».
L’offerta formativa
Ogni Its Academy farà riferimento a una delle specifiche aree tecnologiche che saranno definite per decreto. L’offerta didattica sarà finalizzata alla formazione di elevate competenze nei settori strategici per lo sviluppo del Paese. Sicurezza digitale, transizione ecologica, infrastrutture per la mobilità sostenibile sono solo alcuni degli ambiti che si intende potenziare. I percorsi formativi saranno suddivisi in due livelli, di durata biennale o triennale, e prevederanno attività teorica, pratica e di laboratorio. L’attività formativa sarà svolta per almeno il 60% del monte orario complessivo da docenti provenienti dal mondo del lavoro. Gli stage aziendali e i tirocini formativi, obbligatori almeno per il 35% del totale delle ore, potranno essere svolti anche all’estero e saranno sostenuti da borse di studio.
Una nuova governance
Per creare una Its Academy saranno necessari: almeno una scuola secondaria di secondo grado nella stessa provincia e con un’offerta formativa attinente; una struttura formativa accreditata dalla Regione, situata anche in una provincia diversa; una o più imprese legate all’uso delle tecnologie di cui si occuperà l’Its Academy; un ateneo o un’istituzione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un ente di ricerca. I requisiti e gli standard minimi per l’accreditamento delle nuove realtà saranno definiti attraverso decreto.
L’orientamento
La riforma definisce anche misure per fare conoscere queste realtà ai giovani e alle famiglie e per promuovere scambi di buone pratiche tra Its Academy. Sono previste campagne informative, attività di orientamento a partire dalla scuola secondaria di primo grado, anche con l’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere nelle iscrizioni a questi percorsi. Verranno inoltre costituite «reti di coordinamento di settore e territoriali», per condividere laboratori e favorire gemellaggi tra fondazioni di Regioni diverse.
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