Siccità, Patuanelli: «Entro luglio aiuti per i lavoratori danneggiati. Possibile estensione dell’emergenza ad altre Regioni»
Nelle ultime ore il ministro per le politiche agricole Stefano Patuanelli ha parlato alla Camera per presentare l’informativa sull’emergenza siccità. I primi dati che ha citato sono quelli del rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). In questi documenti si parla del futuro dei bacini idrici italiani: «Quello che preoccupa di più sono le proiezioni fornite da Ispra per il prossimo futuro. Tenuto conto dei cambiamenti climatici in atto, infatti, si prevede, a livello nazionale, una riduzione della disponibilità di risorsa idrica, che va dal 10 per cento al 40 per cento». Uno scenario che metterebbe a rischio soprattutto un settore, quello ortofrutticolo, «che non può fare a meno della risorsa idrica e che rischia di perdere quote importanti di produzione».
Tra i protagonisti di questa crisi c’è il Po, il fiume più lungo della penisola che nelle ultime settimane è stato particolarmente colpito dalla siccità. Impressionanti le foto che testimoniano il ritiro delle sue acque. La riduzione della portata di questo corso d’acqua influenza almeno un terzo di tutta la produzione agricola: «La penuria idrica del bacino del più importante fiume d’Italia, il Po, sta interessando oltre un terzo della produzione agricola nazionale: stiamo parlando delle coltivazioni di frutta, verdura, pomodoro e cereali (in particolare mais e riso), oltre agli allevamenti presenti nella pianura padana». Patuanelli ha spiegato che tutto questo sarà sempre più frequente: «Simili situazioni sono si sono verificate nel 2003, nel 2007, nel 2012 e nel 2017». Secondo Coldiretti ora l’emergenza siccità riguarda il 46 per cento degli agricoltori in Italia.
L’estensione dell’emergenza e i provvedimenti per luglio
In base a questi dati, ora lo stato di emergenza per la siccità potrebbe essere esteso ad altre regioni, visto che le richieste continuano ad arrivare: «Lo stato di emergenza potrebbe prossimamente essere esteso anche ad altre Regioni che hanno già presentato o stanno presentando richiesta, tra cui Lazio, Umbria, Liguria e Toscana». Al momento lo stato di emergenza riguarda cinque regioni: Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia. Per luglio potrebbero arrivare anche misure di sostegno per i lavoratori danneggiati: «Il Governo sta lavorando per inserire nel decreto legge a sostegno dei lavoratori e delle imprese che intendiamo adottare entro la fine del mese alcune disposizioni urgenti per affrontare l’emergenza idrica».
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