Chiara Ferragni e l’allarme sulla sicurezza a Milano: ecco cosa dicono davvero i numeri
La storia pubblicata su Instagram da Chiara Ferragni sulla sicurezza di Milano aumenta la percezione di una città «fuori controllo». Una recente replica di Roberto Vecchioni cerca di smentire la narrazione ormai diventata virale, ma chi ha davvero ragione? Se osserviamo i dati, la situazione milanese non risulta così critica come raccontata dalla moglie di Fedez, la quale potrebbe essere stata influenzata a sua volta dalle percezioni altrui.
Che cosa ha detto Chiara Ferragni
Partiamo dalla storia pubblicata dall’imprenditrice:
Sono angosciata e amareggiata dalla violenza che continua ad esserci a Milano. Ogni giorno ho conoscenti e cari che vengono rapinati in casa, piccoli negozi al dettaglio di quartiere che vengono svuotati dell’incasso giornaliero, persone fermate per strada con armi e derubate di tutto. La situazione è fuori controllo. Per noi e i nostri figli abbiamo bisogno di fare qualcosa. Mi appello al nostro sindaco @beppesala
Nessuno può smentire che a Milano vengano commessi furti, rapine e diversi atti criminali. Il problema è sostenere che la situazione sia fuori controllo senza tenere conto dei dati.
Cosa dicono i dati sulla criminalità
Il primo marzo 2022 il Ministero dell’Interno pubblica un report con i dati sulla criminalità milanese, riportando una situazione tutt’altro che tragica:
È calato a Milano negli ultimi tre anni il numero totale dei delitti fino a segnare un -15,06% rispetto al 2019 e un -28,92% rispetto agli ultimi dieci anni. Sono questi i dati sulla criminalità nel capoluogo lombardo presentati questa mattina in conferenza stampa dal prefetto Renato Saccone.
Il Ministero riporta anche nel dettaglio la situazione riguardo ai furti:
Con riferimento ai furti si registra un -37,96% dal 2011 al 2021 e un -21,94% nell’ultimo triennio, la tendenza «prosegue nettamente in calo – ha dichiarato il prefetto Saccone e ha aggiunto che – tra i furti quello che registra un aumento significativo con un 21,59% è lo scippo ovvero il furto con strappo».
I furti in abitazione «dal picco del 2014 c’è stato un abbattimento del 60% – ha commentato il prefetto e sottolineato che – il crollo che non ha pari con nessun altro reato è quello dei furti di auto in sosta -36,36% dal 2019 al 2021 e -65,34% negli ultimi dieci anni».
Le percentuali riportano un calo considerevole dei furti, segnalando solo un aumento dei furti con strappo (scippo). Il Ministero prosegue con i dati relativi alle rapine nei negozi:
Un lieve calo, nell’ultimo triennio, si registra anche per le rapine negli esercizi commerciali con -2,39%. Aumentano, invece, le rapine che da 1.920 segnalate nel 2020 passano a 2.587 nel 2021.
Un calo dei reati che era stato registrato anche nel 2021, come possiamo leggere sempre dal sito del Ministero dell’Interno, confermando una tendenza positiva negli ultimi anni per la città di Milano.
I furti in casa dal 2016 al 2021
Secondo i dati forniti dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, illustrati in un’area interattiva de IlSole24Ore, la situazione nella provincia di Milano è senz’altro migliorata almeno dal 2016 ad oggi. I numeri fanno riferimento alle denunce presentate, non ai reati accertati.
Nel 2016 le denunce per furti in abitazione nella provincia di Milano furono 18.101, per una media di 564,2 ogni 100 mila abitanti. Nella classifica generale, la provincia di Milano si trovava al 17° posto. Dal 2019 è iniziato un calo considerevole (13.991 denunce) fino a scendere al di sotto di quota 10 mila nel 2021.
Nel 2021 le denunce totali risultano essere 6.559 per una media di 200 ogni 100 mila abitanti, facendo scendere la provincia di Milano in 38esima posizione.
I furti negli esercizi commerciali dal 2016 al 2021
Anche per quanto riguarda i furti denunciati dagli esercizi commerciali risulta un calo, anche se il dato resta negativo. Nel 2016, la provincia di Milano totalizzò un totale di 11.341 denunce con una media di 353,5 ogni 100 mila abitanti.
Numeri simili sono stati registrati nel corso degli anni successivi, fino a un iniziale calo nel 2020 e uno ancor più considerevole nel 2021: 5.749 denunce totali nella provincia di Milano, con una media di 175,3 ogni 100 mila abitanti.
Le rapine dal 2016 al 2021
Passiamo alle denunce per rapine che nel 2016 risultano 3.954 per una media di 123,2 ogni 100 mila abitanti. All’epoca, il dato della provincia di Milano era il secondo più alto a livello nazionale.
Come avvenuto con le denunce per gli altri reati precedentemente citati, nel corso del tempo si è osservato un calo fino ad arrivare a un 2021 con 2.568 denunce, con una media di 78,3 ogni 100 mila abitanti, il terzo dato più alto a livello nazionale.
Insicurezza percepita
Non mancano le segnalazioni social su episodi di furto e violenza. Alcuni canali specializzati nella diffusione di determinati contenuti, come MilanoBellaDaDio e Welcome to Favelas, possono aumentare la percezione di insicurezza. Consigliamo un articolo di Wired sull’argomento.
Conclusioni
Come detto in precedenza, non si può negare che a Milano e provincia vengano registrate migliaia di denunce per furto in abitazione o negli esercizi commerciali, così come per rapina e quant’altro. A fronte di questa realtà, secondo i dati attualmente forniti dal Ministero dell’Interno si registra un calo piuttosto che una «situazione fuori controllo». Dovremmo aspettare i dati relativi al 2022, che verranno pubblicati nel 2023, per valutare con ulteriore certezza se la criminalità milanese è aumentata o diminuita ulteriormente.