In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
POLITICACrisi di governoDimissioniGoverno DraghiItalia VivaM5SMatteo RenziPunti di VistaSenatoVideo

La linea di Renzi: «I ministri 5 Stelle si dimettano. Sorpassato il limite di decenza e dignità» – Il video

14 Luglio 2022 - 16:01 Redazione
Il leader di Italia Viva ha criticato le ultime scelte di Conte: «Improbabile un barricadero con la pochette»

Mentre annunciava il voto dei senatori di Italia Viva al Decreto legge Aiuti, Matteo Renzi ha commentato la scelta del M5s di non votare la fiducia. Secondo l’ex premier, una volta presa questa strada i ministri del Movimento 5 Stelle hanno una sola possibilità davanti a loro: «Se i colleghi del Movimento 5 Stelle hanno scelto di non votare la fiducia è legittimo. Ma se non si vota la fiducia si firmano dimissioni dei ministri. Perché è ridicolo che D’Incà del Movimento 5 Stelle ponga la fiducia. Che cosa fa il ministro Patuanelli? È stato sorpassato limite di dignità e decenza». Renzi ha anche difeso il lavoro fatto nell’ultimo anno da Mario Draghi, sostenendo che a questo punto il governo deve andare avanti: «Io sono un estimatore del presidente Draghi, ma bisogna avere il coraggio di dire che nulla può fermare il Governo in questo momento. Pensare di usare schiamazzi per fermare il sistema Paese sarebbe inaccettabile». Nella bouvette del Senato, Renzi, riporta il Foglio, ha commentato: «Il partito che ha meno interesse elettorale ad andare a votare è il Pd».

«Draghi metta dei paletti e chieda chi ci sta»

Il leader di Italia Viva suggerisce quindi le prossime mosse che dovrebbe fare Draghi: «Se io fossi in Draghi convocherei una conferenza stampa e metterei dei paletti con le cose da fare – Pnrr, legge di bilancio e poche altre cose – e chiederei chi ci sta. Personalmente mi libererei anche di qualche ministro e farei un governo bis, ma anche senza questo penso che la strada sia quella». E su Conte: «Per i 5 stelle è più logico andare all’opposizione. Certo Conte è veramente inadatto a fare quella roba lì. Raggi sarebbe quella giusta, sarà qual che sarà, ma ha una storia, una sua coerenza. Non Conte con la pochette che fa il barricadero».

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti