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M5s, sul tavolo l’ipotesi del ritiro dei ministri prima di mercoledì. Patuanelli: «Tutto il governo è dimissionario». D’Incà contrario – Il video

15 Luglio 2022 - 12:52 Redazione
Oggi il secondo tempo del Consiglio nazionale del Movimento, partito ieri sera dopo l'annuncio delle dimissioni di Draghi

Un ritiro dei ministri del Movimento 5 Stelle prima di mercoledì. È l’ipotesi che circola negli ambienti grillini, non senza tensioni interne, dopo l’apertura della crisi di ieri, 14 luglio, iniziata con lo strappo in Senato sul voto di fiducia dl Aiuti del M5s e l’annuncio delle dimissioni di Mario Draghi. Chi vuole tenere in piedi il governo dovrà giocarsi tutte le sue carte entro il 20 luglio, quando il premier si presenterà davanti al Parlamento come chiesto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma nelle discussioni interne in corso in queste ore, il Movimento starebbe pensando di fare la sua mossa già prima di quel giorno. L’opzione del ritiro, a quanto si apprende, è stata discussa anche nel Consiglio nazionale di ieri, che oggi è riconvocato in una sorta di riunione permanente. «Faremo le nostre valutazioni, è un’ipotesi sul tavolo», ha risposto ai giornalisti la capogruppo al Senato, Maria Domenica Castellone, arrivando nella sede del Movimento. Domani, sabato 16 luglio, è prevista alle 15 un’assemblea dei deputati M5s alla Camera.

Contrari all’idea, con diversi gradi di tensione, sarebbero tutti gli attuali titolari di un dicastero. Il titolare dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, a chi gli chiedeva di questa ipotesi ha risposto: «Dopo la scelta di Draghi è il governo dimissionario. Ci stiamo confrontando e analizzando la decisione di ieri del presidente del Consiglio di dimettersi e il successivo rinvio alle Camere, continueremo a farlo con tutti gli organi del MoVimento anche nei prossimi giorni». Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, che fino all’ultimo ha provato a mediare, è contrario alle dimissioni e in generale e fare mosse che vadano contro i tentativi di ricucire in extremis lo strappo. Con la fuoriuscita di Luigi Di Maio, che ha fondato Insieme per il Futuro, i ministri grillini del governo Draghi sono D’Incà, Patuanelli all’Agricoltura, appunto, e Fabiana Dadone alle Politiche giovanili.

Immagine di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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