Caldo killer in Europa: emergenza nazionale in Uk, morti e incendi in Spagna e Portogallo – Il video
Tutta l’Europa è sotto la morsa di caldo record, la seconda nel giro di poche settimane. La situazione, però, si è fatta particolarmente critica nella zona sud-occidentale del continente. Spagna, Portogallo e Francia bruciano da giorni, costringendo migliaia di persone a lasciare le loro case, divorate dalle fiamme. In Gran Bretagna, come in Irlanda, preoccupa la colonnina di mercurio che non smette di salire e martedì potrebbe raggiungere i 40 gradi. Mentre si fa sempre più letale l’impatto sulla popolazione: in Spagna sono già 84 i decessi attribuibili all’eccesso di temperature. In meno di una settimana. La causa, ormai, la sappiamo: i cambiamenti climatici, che non faranno che portare a un aumento, in frequenza e intensità, di questo genere di episodi.
Il Regno Unito
Downing Street ha dichiarato lo stato d’emergenza nazionale dopo che il Met Office, il servizio metereologico nazionale, ha emesso per la prima volta un «allarme rosso per il caldo estremo» nel Paese, che si farà più intenso tra lunedì e martedì nell’area che comprende Londra, Manchester e York, sfiorando i 40 gradi. Grahame Madge e Penny Ednrsby, portavoce e ceo dell’agenzia, hanno spiegato che si tratta di una «situazione potenzialmente molto seria» e «assolutamente senza precedenti», esortando la popolazione a prendere l’avvertimento sul serio.
Dello stesso parere l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (Ukhsa), che ha emesso il massimo livello di allerta (quattro), per la quale c’è un rischio concreto che «malattie e morte possano verificarsi anche tra le persone in forma e in salute, e non solo nei gruppi ad alto rischio». Secondo quanto riportato dal Guardian, il timore dei sanitari è che le persone che vivono da sole ai piani superiori degli edifici possano essere più in pericolo, così come accadde a Parigi nel 2003. Secondo i dati ufficiali delle autorità britanniche, l’anno scorso due ondate di caldo meno intense di quella attuale hanno causato circa 1.600 morti in eccesso.
Per questo è arrivata la dichiarazione di stato d’emergenza, che consente di modificare le normali attività quotidiane. Tra i provvedimenti adottati, la chiusura di alcune scuole, l’interruzione di collegamenti ferroviari e l’annullamento di appuntamenti in ospedale. Per quanto riguarda la circolazione, le autorità britanniche hanno disposto lo spargimento di sabbia sulle strade per evitare lo scioglimento dell’asfalto. Nelle prossime ore dovrebbero arrivare ulteriori misure. Rimane la speranza che, a partire da mercoledì, le temperature ricomincino a scendere. Finora la temperatura più alta mai registrata nel Regno Unito è stata di 38,7 gradi centigradi a Cambridge, nel 2019.
Spagna e Portogallo
Mentre nel Regno Unito si mette la popolazione a riparo dall’ondata di calore, nella penisola iberica a minacciare migliaia di persone sono anche le fiamme. Da giorni, diversi aeree della Spagna e del Portogallo sono devastate da estesi incendi, che hanno costretto all’evacuazione migliaia di persone. Solo ieri, venerdì 15 luglio, il Portogallo era alle prese con quattro roghi di grosse dimensioni che, secondo la protezione civile, hanno causato la morte di almeno una persona, un pilota intento a spegnere le fiamme con il suo aereo antincendio, e il ferimento di altre 60.
July 14, 2022
L’ondata di caldo ha colpito la Spagna domenica scorsa, portando i termometri oltre i 40 gradi in diverse parti del Paese, e non terminerà almeno fino a lunedì 18 luglio. Secondo l’agenzia statale di Meteorologia, per il momento il triste record è di Almonte, un piccolo comune dell’Andalusia che il 14 luglio ha toccato i 45.7 gradi. E, secondo i dati dell’Istituto Carlos III di Madrid, sono almeno 84 le morti in eccesso registrate in questi giorni da attribuire al calore estremo. Analoga la situazione in Portogallo, dove è un piccolo comune nel distretto di Coimbra, Lousã, a segnare la temperatura più alta in assoluto del Paese: 46.3 gradi. Secondo la direzione generale della Sanità portoghese, l’eccesso di mortalità registrato nella settimana che va dal 7 al 13 luglio sarebbe di almeno 238 persone.
Video in apertura di JornalOGlobo
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