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Chi è Jaak Madison, l’eurodeputato filo-nazista che ha fatto saltare la missione Ue in Israele

18 Luglio 2022 - 15:02 Redazione
Membro dell'ultradestra estone, ha inneggiato diverse volte al fascismo e ha ridimensionato i crimini del nazismo

La commissione Diritti umani del Parlamento europeo ha annullato la missione in Israele e nei Territori Palestinesi a causa della presenza prevista di Jaak Madison, eurodeputato del partito conservatore. In diverse occasioni, Madison ha invocato una soluzione finale per l’immigrazione, inneggiato al fascismo e ridimensionato i crimini del nazismo. La missione era prevista per giovedì 21 luglio, ma già venerdì scorso il ministero degli Esteri israeliano aveva detto alla presidente della commissione, la socialista belga Maria Arena, che non avrebbero acconsentito a tenere incontri ufficiali con parlamentari che esprimono «opinioni ispirate alla visione nazista». Madison si sarebbe però rifiutato di annullare la sua partecipazione, e Arena ha optato per annullarla. Polemiche su questa missione si erano alzate anche intorno all’incontro previsto con Marwan Barghouti, ex leader della prima e seconda Intifada, che sta scontando 5 ergastoli in Israele con l’accusa di terrorismo.

Madison è un eurodeputato e membro dell’Ekre, un partito populista di estrema destra estone. In Ue il partito è considerato vicino alla Lega di Matteo Salvini, e nel 2018 era presente all’evento dei partiti nazionalisti europei in previsione delle elezioni europee del 2019. Nel 2015, Madison scrisse un post sul suo blog – citato dai media internazionali – in cui affermava: «È vero che c’erano campi di concentramento, campi di lavoro forzato, giochi con camere a gas… ma allo stesso tempo un ordine così “rigoroso” fece uscire la Germania da un profondo buco nero, perché lo sviluppo, principalmente dell’industria militare, ha portato nel giro di un paio d’anni a fare del Paese uno dei più potenti d’Europa».

ANSA/MATTEO BAZZI/ Jaak Madison all’evento dei partiti nazionalisti europei prima delle elezioni europee del 2019. Piazza Duomo, Milano, 18 maggio 2019

Sempre nel blog, aveva parlato degli aspetti positivi dell’Olocausto. Una posizione che non ha rinnegato nel maggio 2019, durante un’intervista con il Guardian. Sempre nel 2019, parlando dei rifugiati siriani, aveva usato la frase «Die endgültige Lösung ist erforderlich» («La soluzione finale è necessaria»), la stessa usata nella Germania nazista, scatenando polemiche tra i partiti e nell’opinione pubblica. In un’altra occasione, aveva definito il fascismo «un’ideologia cha ha sfumature positive e necessarie per preservare lo stato nazione». E’ anche contro la comunità Lgbtq+: si è sempre esposto contro i diritti delle coppie dello stesso sesso, dal matrimonio alle adozioni.

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