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Le nuove regole della quarantena in arrivo: isolamento ridotto e rischio arresto per chi non indossa la mascherina

La circolare di Speranza in preparazione: 10 o 15 giorni di durata minima, stop per gli asintomatici in autunno ma con obbligo di Ffp2

Le nuove regole della quarantena sono in arrivo. Mentre il picco dei contagi della nuova ondata guidata da Omicron è arrivato e comincia la discesa dei contagi. Gli italiani positivi al Coronavirus sono attualmente 1.454.395, 10.655 in meno rispetto a domenica. In totale sono 20.177.910 i contagiati dall’inizio della pandemia. Anche se nel frattempo il Centro Europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) lancia l’allarme: i tassi di notifica di nuovi casi Covid sono destinati ad aumentare. E per questo bisogna accelerare sulle vaccinazioni. Ma in Italia la quarta dose non decolla: dopo le 56 mila di venerdì le somministrazioni sono state 23 mila sabato e poco meno di tremila domenica. L’obiettivo delle centomila dosi al giorno appare lontano.

Un tampone per uscire ma con la Ffp2

Il piano per la nuova quarantena “light” fa parte del documento presentato nei giorni scorsi dalle Regioni al ministero della Salute. La Stampa, che oggi lo anticipa, racconta che è in arrivo la circolare che accorcerà l’isolamento: si uscirà subito con un solo test negativo e la durata minima sarà ridotta a 10 o 15 giorni. Nel dettaglio le nuove regole della quarantena prevedono:

  • la riduzione della durata minima a 10 o 15 giorni invece dei 21 di oggi;
  • l’uscita di casa dopo un solo tampone negativo e 48 ore senza sintomi;
  • il cambio di passo in autunno: niente più quarantena per gli asintomatici;
  • l’obbligo di indossare una mascherina Ffp2: per i trasgressori si pensa a conseguenze penali.

Oggi, dopo un tampone positivo, devono passare sette giorni prima di tornare in libertà, con un test negativo. Ma c’è un problema. Attualmente sono in aumento i casi di persone che hanno i sintomi di Covid-19 ma il test del tampone dà un risultato negativo. Questo perché, come ha spiegato l’Ordine dei Medici, con la variante Omicron 5 sono in aumento coloro che risultano positivi al test solo dopo la comparsa dei sintomi. In queste situazioni di solito succede che il test negativo arriva solo dopo una settimana. Il cambio di regole servirà anche a gestire questi casi: con la nuova circolare chi non ha più sintomi da 48 ore e risulta negativo al test in farmacia sarà subito libero.

La circolare di Speranza in arrivo

La circolare del ministro Speranza dovrebbe ridurre anche il tempo di isolamento massimo di 21 giorni previsto per i contagiati che tendono a non tornare negativi pur avendo una carica virale così bassa da renderli di fatto non contagiosi. Il limite potrebbe essere abbassato a 15 giorni, se non a 10, come chiedono le Regioni. Ufficialmente oggi i positivi in isolamento sono 1,5 milioni, ma c’è chi dice che il conto ufficioso sia ormai arrivato a due milioni. E c’è chi teme che in autunno, con il probabile arrivo della cosiddetta variante Centaurus – ovvero Omicron BA.2.75 – la situazione possa peggiorare.

Per questo all’idea di abrogare la quarantena per gli asintomatici si accompagna quella della stretta. Secondo questo schema chi viene “beccato” senza mascherina sarebbe sanzionato sia penalmente che pecuniariamente così come oggi previsto per chi infrange l’obbligo di isolamento domiciliare. Ad oggi le sanzioni prevedono l’arresto da 3 a 18 mesi e un’ammenda da 500 a 5000 euro.

Intanto Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano, dice che la nuova variante Centaurus «ha una capacità maggiore di legarsi ai recettori polmonari: questo non è bello perché fa pensare a una maggiore capacità diffusiva. e anche di schivare un po’ la protezione immunitaria di infezioni pregresse». E per questo «potrebbe essere la protagonista della prossima ondata, complice magari anche la meteorologia, legata al periodo invernale».

Secondo Pregliasco oggi «siamo in una fase di transizione tra quella che è stata la pandemia e l’endemia, e credo che oggi abbiamo la possibilità e la forza di convivere con questo virus», a patto che «ci sia un’adesione a una rivaccinazione soprattutto per i soggetti fragili, un’applicazione di questi farmaci antivirali, farmaci veri e che hanno un’azione positiva, e quindi gestire con buon senso il futuro che, purtroppo, sarà di convivenza».

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