San Severo, confessa il 15enne: il 17enne ucciso in una lite per una ragazza. «Ma non volevo ammazzarlo: si è avvicinato lui»
«Ieri sera Francesco mi ha sferrato due pugni al volto, io ho afferrato il coltello che avevo e l’ho brandito, lui si è avvicinato a me ed è rimasto ferito ad un fianco. Non volevo ucciderlo». È, in sintesi, quanto ha detto in due ore di interrogatorio il 15enne indagato per l’omicidio di Francesco Pio D’Augelli, il 17enne morto ieri sera, 18 luglio, in seguito a una coltellata al fianco in via Lucera a San Severo, in provincia di Foggia. Il delitto sarebbe maturato per motivi passionali e in particolare per la gelosia per una ragazzina, fidanzata del 17enne.
La dinamica dell’omicidio
Dopo essere stato aggredito, il ragazzo è riuscito a percorrere alcune decine di metri fino ad accasciarsi in via Ferrini. Lì, mentre sanguinava dal fianco sinistro, è stato raggiunto dai familiari. Poi un’ambulanza del 118 lo ha trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Masselli Mascia, dove è deceduto. Al pronto soccorso dell’ospedale della cittadina pugliese ci sono stati disordini dopo il ricovero del ragazzo, che ha attirato molti componenti della sua famiglia e del suo giro di amicizie.
La confessione dell’indagato
Alla presenza del suo legale, il quindicenne indagato per l’omicidio ha risposto alle domande del pm del Tribunale per i minorenni di Bari, fornendo la sua versione dei fatti. Il ragazzino ha dichiarato di conoscere sia la vittima che la fidanzatina del 17enne, quest’ultima contattata sui social sette mesi fa. A quanto si apprende tra la ragazzina e il 15enne ci sarebbe stato anche qualche scambio di messaggi, ma tutto sarebbe poi finito. Sempre stando al racconto, sabato sera, 16 luglio, il 15enne e Francesco si sarebbero incontrati in un lido a Marina di Lesina. Avrebbero avuto una discussione verbale in cui Francesco gli avrebbe chiesto contezza di quei messaggi. Stando alle prime ricostruzioni, nel corso del diverbio il 15enne avrebbe anche minacciato di morte il 17enne. Poi ieri sera lo stesso D’Augelli – ha ricostruito il 15enne – gli avrebbe chiesto un appuntamento per parlare. Dall’interrogatorio è emerso che il 15enne a quell’appuntamento sarebbe andato armato di un coltello a serramanico acquistato online. La discussione sarebbe degenerata: Francesco D’Augelli avrebbe sferrato due pugni al 15enne colpendolo sotto l’occhio e alle labbra. A quel punto il reo confesso avrebbe estratto il coltello che a suo dire brandiva solo per allontanare il 17enne. Dopo averlo ferito inavvertitamente al fianco si sarebbe allontanato, non pensando di averlo ucciso. Il quindicenne si è detto pentito e ha consegnato agli inquirenti sia l’arma del delitto che il telefono cellulare. Nelle prossime ore il pm potrebbe emettere il provvedimento di fermo per omicidio.
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