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La Bce alza i tassi di interesse dopo 11 anni (come chiesto dai falchi). Ma c’è il via libera allo scudo anti-spread senza limiti

21 Luglio 2022 - 14:31 Antonio Di Noto
Il Tpi, come è stato battezzato il nuovo scudo anti-spread, potrà acquistare bond in base «alla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria» e gli acquisti non saranno «soggetti a restrizioni ex ante»

La Bce ha deciso che il rialzo dei tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale sarà di 0,50. Quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale 0,75, mentre è indicato a 0 quello quello sui depositi. Gli aumenti arriveranno con scudo anti-spread. La mossa mira a contenere l’inflazione, che il mese scorso ha toccato l’8,6% nell’Eurozona, riportandola entro la soglia del 2%. Ieri era filtrata la notizia che il rialzo potesse essere doppio rispetto a quello pronosticato lo scorso giugno: 50 punti base anziché 25. La Banca spiega che riportare i tassi in positivo, con il primo incremento da 11 anni a questa parte, permette all’istituzione di prevenire i mercati, anziché inseguirli. L’aumento, però, potrebbe mettere in difficoltà i Paesi con un alto debito pubblico – come l’Italia – che si trovano a dover spendere molto di più per poterlo finanziare, con il rischio di venire sopraffatti dai mercati. Solo alla notizia dell’incertezza sulla decisione della Banca Centrale, lo spread tra Btp e Bund era volato a 225 punti base per poi salire lievemente – a 231 – dopo la decisione. Il rendimento decennale è del 3,58%. Recupera però Piazza Affari, che dopo aver toccato il -2,7%, dopo la decisione perde lo 0,38%.

Il Transmission Protection Instrument

Lo scudo anti spread, chiamato Tpi (Transmission Protection Instrument) «rappresenta un ulteriore strumento a disposizione del Consiglio direttivo attivabile per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettono seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutta l’area dell’euro» si legge nella nota della banca. Tramite il Tpi, la Bce continua a riservarsi il diritto di acquistare titoli di Stato dei Paesi membri – contrariamente a quanto era stato pronosticato a giugno, quando ci si aspettava che il rialzo sarebbe stato di 25 punti – «il volume dei titoli comprati dipenderà dalla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria». Maggiori dettagli sulla modalità di funzionamento del sistema verranno forniti dalla Banca alle 15:45.

Non è escluso un ulteriore rialzo dei tassi nelle prossime riunioni

La ragione per cui gli analisti prevedevano un rialzo di 50 punti base, riguarda proprio le richieste dei falchi – che ottengono il tasso di rialzo maggiore – e colombe che lo concedono in cambio dell’approvazione dello scudo anti-spread. Una mossa che secondo il responsabile della ricerca macroeconomica i Pictet Wealth Management citato da Ansa sarebbe «una buona notizia per i mercati. Inoltre, se la Bce offre 100 punti di rialzo dei tassi in due riunioni, la sequenza non fa grande differenza alla fine». Infatti, il Consiglio della Banca Centrale non ha escluso un ulteriore rialzo dei tassi di interesse nei prossimi incontri.

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