Flash – Le comunità ebraiche danno il via libera per il voto il 25 settembre: «Il nostro capodanno inizia solo a sera»
Si stava tanto parlando da giorni della necessità di votare il 2 ottobre, perché il 25 settembre ricorre il capodanno ebraico, Roshashana. E siccome col voto il 2 ottobre diventerebbe proibitivo per il nuovo governo e il nuovo parlamento varare in tempo la legge di bilancio, in queste ore si era ipotizzato addirittura di anticipare il voto al 18 di settembre, quindi in estate, come non era mai successo, con una campagna elettorale da iniziare già sotto l’ombrellone. Ma non casualmente sta arrivando in questi minuti una nota dell’Unione delle comunità ebraiche italiane dove si ricorda a tutti che per la religione ebraica le festività cominciano dopo il tramonto: e quindi per i cittadini italiani di fede ebraica ci sarebbe tempo e modo per ottemperare al diritto di voto. C’è da pensare che questa messa a punto dell’Ucei sia stata richiesta dalle autorità italiane e che conseguentemente il Presidente della Repubblica potrebbe a questo punto davvero fissare per il 25 settembre (per altro giorno anniversario della nascita di Sandro Pertini) le elezioni anticipate. Nel 1994 la concomitanza con la Pasqua ebraica portò al prolungamento straordinario delle operazioni di voto di un giorno.
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