Da «caos politico» a «shock»: così la stampa internazionale racconta in homepage le dimissioni di Draghi
La notizia delle dimissioni del presidente del Consiglio italiano è su tutti i giornali internazionali. All’estero i toni sono piuttosto allarmistici, si parla di «caos politico» a seguito dell’abbandono di una delle figure considerate tra le più autorevoli all’estero. «Il premier italiano Mario Draghi si dimette dopo una settimana di turbolenze», così ha titolato la Bbc oggi, 21 luglio, in un pezzo in homepage in cui vengono raccontati gli ultimi aggiornamenti della crisi politica e viene tratteggiata la figura di Draghi. Qui viene sottolineato come le dimissioni arrivino a seguito del «rifiuto di un partito populista al suo pacchetto economico» (il Dl Aiuti).
Sul fronte della stampa britannica, anche The Guardian decide di mettere in homepage la crisi politica italiana titolando: «Il premier italiano Mario Draghi si dimette dopo che il tentativo di salvare la coalizione è fallito». Anche qui si fa riferimento al Movimento 5 stelle come «partito populista» responsabile della crisi, tanto quanto «l’estrema destra di Matteo Salvini» e Forza Italia di Silvio Berlusconi. Poi si legge: «Appoggiato da un’ondata di sostegno pubblico, l’ex capo della Banca centrale europea aveva tentato di continuare la sua amministrazione a condizione che la sua alleanza ricostruisse il patto di fiducia che gli avrebbe consentito di lavorare insieme per superare le enormi sfide dei prossimi mesi».
Il pessimismo della stampa americana
Anche la stampa americana decide di scrivere sulle dimissioni di Draghi. La Cnn titola con «Il primo ministro italiano Mario Draghi si dimette per il crollo della coalizione» e viene sottolineato come questo stia «facendo precipitare la terza economia più grande dell’Unione europea in nuove turbolenze politiche». Viene infatti evidenziato come il mercato azionario italiano stia già sprofondando. Sulla stessa linea pessimistica anche il New York Times che in prima pagina titola con «Draghi rassegna le dimissioni per la seconda volta». La conferma di oggi del presidente del Consiglio italiano ha, secondo quanto si legge sul Nyt, «aggravato» nuovamente la crisi politica del Paese.
Viene però evidenziato come la decisione arrivi «il giorno dopo che un ultimo disperato tentativo di persuadere i litigiosi partiti del Paese a restare uniti a beneficio della nazione è fallito in modo spettacolare, con le forze nazionaliste e populiste che si sono riunite per silurare fatalmente il governo di unità nazionale». Il Washington Post invece si chiede se Draghi riuscirà a emergere dalle «macerie politiche» e sottolinea come la caduta del suo governo «mette fine a un periodo di relativa unità politica a Roma e destabilizza la terza maggiore economia europea, di cui Draghi era visto come il garante».
Le differenze tra stampa francese e tedesca
Anche la stampa francese spiega le dimissioni del governo italiano sottolineando come Draghi abbia visto il suo Consiglio disgregarsi in questa settimana. Su Le Monde in «In Italia il governo di Mario Draghi ha cessato di esistere» vengono messe in luce le emozioni dei politici nei passaggi della crisi. Si parla di un Mario Draghi che se n’è andato «sorridente e commosso» tra gli applausi della Camera. Un editoriale della stessa testata scrive come «la fine dell’era Draghi sia uno shock per tutta l’Europa» perché porterà a una grande destabilizzazione dell’eurozona su più livelli.
Poi la preoccupazione per le elezioni anticipate e così l’appello agli italiani europeisti: «Mobilitatevi e l’Ue deve agire con destrezza per evitare scenari da incubo». Chi ha deciso invece di non mettere in prima pagina la crisi politica italiana è uno dei principali giornali tedeschi, Der Spiegel, che titola con «Il presidente Mattarella accetta le dimissioni di Draghi», a differenza di Sueddeutsche Zeitung che apre con «Mattarella accetta le dimissioni di Draghi». Qui i toni si fanno più neutrali, ma si mette in luce come i cittadini italiani siano «minacciati da settimane di incertezza».
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