Incendi in Italia, Trieste non è più isolata: riaperta l’autostrada. In Toscana oltre mille persone evacuate
Ancora non si fermano le fiamme nel Carso e in Versilia. Nelle due aree stanno operando un totale di 160 vigili del fuoco: 60 in Friuli Venezia Giulia e circa 100 in Toscana. I pompieri, assieme al Corpo forestale regionale e ai volontari dell’Antincendio boschivo (Aib) continuano a lavorare per tenere le fiamme lontane dalle abitazioni. In Friuli Venezia Giulia, dalle 7 di questa mattina sono ricominciate le operazioni di spegnimento per via aerea. Sono stati dispiegati 20 automezzi e 2 canadair. Le operazioni principali stanno interessando i comuni di Devetaki, Sablici, Doberdò del Lago e Duino Aurisina. A causa dei roghi, oggi, 21 luglio, come ieri, l’impianto Fincantieri di Monfalcone rimarrà chiuso a causa dell’aria divenuta irrespirabile per via del fumo e della fuliggine. Gli 8 mila dipendenti dello stabilimento rimarranno a casa. Anche le autorità slovene hanno invitato i cittadini a rimanere all’interno delle proprie abitazioni. Nel comune del Doberdò del Lago, in provincia di Gorizia un vecchio serbatoio di gpl da anni inutilizzato è stato bonificato dal nucleo biochimico radiologico regionale (Nbcr).
Nel frattempo, intorno alle 9 di questa mattina, è stata riaperta alla circolazione l’Autostrada A4 che collega Trieste al resto della penisola. Da due giorni la circolazione era chiusa, causando disagi lungo le strade statali con tempi di percorrenza di molte volte superiori al normale. Termina, quindi, l’isolamento del capoluogo giuliano dai collegamenti via terra. Rimane chiuso, tuttavia, il tratto ferroviario parallelo all’autostrada da Monfalcone a Trieste. Il servizio via rotaia è stato sostituito, fa sapere Rfi, da navette, autobus e collegamenti via mare. Prima della riapertura verranno effettuati dei controlli per verificare l’integrità della linea, poiché le fiamme potrebbero aver distrutto cavi e sistemi di sicurezza.
La situazione in Versilia
In Toscana ad essere interessati dagli incendi sono principalmente le frazioni di Chiatri, Fibialla, Pieve a Elici, Montigiano, Gualdo, Val Promaro e Piazzano. Proprio in quest’ultima le fiamme sono state fermate dalle autorità a pochi metri dalle abitazioni del centro abitato che era già stato fatto evacuare in via precauzionale. I rinforzi ai vigili del fuoco sono giunti da tutte le provincie della Toscana oltre a quelli di Cuneo, Varese, Torino e Bologna. Sono stati dispiegati anche 3 canadair e 4 elicotteri per le operazioni aeree. Anche Camaiore e Lucca sono state parzialmente evacuate. Le persone che hanno dovuto lasciare la propria casa da questi comuni sono rispettivamente 370 e 200 che si sommano ai 500 di Massarosa. Sale così a circa 1000 il numero totale di sfollati. L’aria nella zona si è riempita di polvere, tanto da indurre il comune di Massarosa (Lucca) a predisporre l’uso della mascherina all’esterno. I tecnici dell’Arpa hanno però rassicurato: le particelle in sospensione sono troppo grosse per causare danni alle vie respiratorie.
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