Rapporto Anpal, più assunzioni nel 2022 rispetto a prima del Covid: ma per le donne meno posti di lavoro
Da gennaio a giugno del 2022 sono stati circa 230 mila i nuovi contratti di assunzione per dipendenti, al netto degli stagionali, con un incremento di quasi 100 mila unità rispetto al 2019, cioè prima dell’arrivo della pandemia di Coronavirus. Un dato positivo che si trascina però il consueto gap di genere delle dinamiche occupazionali in Italia. «La crescita dell’occupazione femminile è stata nettamente inferiore a quella maschile in questi sei mesi: i saldi sono stati rispettivamente +78 mila e +153 mila unità». È quanto segnalato nel monitoraggio mensile congiunto del Ministero del Lavoro, Anpal e Bankitalia.
Il gap tra nord e sud
Segnali di rallentamento si registrano nel settore delle costruzioni, del commercio e del turismo. I dati però sono comunque positivi, in questo settore sono stati creati quasi 94 mila posti di lavoro negli ultimi sei mesi contro i 29 mila in più rispetto al 2019. Per quanto riguarda la differenza tra regioni, nell’ultimo bimestre la crescita si è attenuata nel centro nord che continua però a trainare il mercato del lavoro, mentre al sud si registrano livelli di crescita molto bassi. Da gennaio nel Mezzogiorno sono solo il 20% le nuove posizioni lavorative a fronte di quelle attivate complessivamente.
Diminuisce la disoccupazione
Per quanto riguarda la disoccupazione si registra un’importante diminuzione nei primi 5 mesi dell’anno: il calo è stato di circa 270 mila unità, ovvero di oltre 70 mila in meno rispetto allo stesso periodo nel 2021. In questo dato rilevante è il maggior numero di donne uscite dalla disoccupazione a seguito di un’assunzione, in crescita del 15% rispetto al 2021.
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