Siena, rubano e distruggono la carrozzina di una 34enne. Lo sfogo sui social: «Mi avete spezzato le gambe, ma i disabili siete voi»
Hanno rubato la carrozzina elettrica di una donna, con la scusa di volerci «fare un giro». E dopo l’hanno sfasciata. La vittima è Clemy Spinelli, 34enne studentessa di archeologia a Siena, che aveva lasciato il mezzo in custodia a una vicina, riporta Tgcom24 mentre lei tornava al paese natìo: Belvedere Marittimo, nel Cosentino. I fatti risalgono alla notte tra il 22 e il 23 luglio. «Non è la prima volta che accade» ha denunciato su Facebook la donna, nota per il suo impegno civile. «Hanno opportunamente smontato la mia carrozzina, volevano solo fare un giro, ci pensate? Un giro» si è sfogata Spinelli, che ha definito quella dell’evento «la notte più brutta della mia vita». «Sono stata informata dalla Questura che la carrozzina è in condizioni disumane» – ha continuato – «questo significa che mi avete spezzato le gambe», poiché «la carrozzina è l’unico modo che ho per muovermi per le strade di Siena». Tuttavia, aggiunge, «non avete certo annichilito la mia voglia di combattervi e farvi la guerra, alla vostra pochezza umana. I disabili, i disagiati e disadattati siete voi da sempre e per sempre» si legge nello sfogo a mezzo social.
La reazione del comune: «Una pagina triste e vergognosa della storia della nostra città»
La vicenda è stata definita «una pagina triste e vergognosa della storia della nostra città» dall’assessora al sociale del comune di Siena, Francesca Apolloni, che su Repubblica Firenze ha aggiunto: «Clemy è una ragazza coraggiosa, che affronta ogni giorno con enorme determinazione la propria disabilità. I suoi aggressori invece sono dei miserabili vigliacchi, che hanno trasformato la sua carrozzina elettrica in una sfida e in un “gioco”, vandalizzandola per il proprio perverso divertimento. Ringrazio la Questura che ha prontamente individuato i responsabili di questo orribile gesto, indegno della nostra civile Siena, e recuperato la carrozzina, purtroppo gravemente danneggiata. Quella carrozzina offesa è oggi un simbolo doppio: del coraggio e della dignità di Clemy, della vigliaccheria e della miseria dei suoi aggressori».
Foto di copertina: Facebook
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