Zingaretti: «Mi dimetto da governatore solo se il Pd mi candida». FdI insorge – Il video
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, apre alla candidatura e frena sulle dimissioni immediate da governatore. Zingaretti ha spiegato che lascerà la guida della Regione solo «dopo l’eventuale elezione al Parlamento. Sia perché lo prevede la legge in caso di incompatibilità, sia per non scaricare sul governo regionale e sui cittadini del Lazio fibrillazioni e crisi che non dipendono da noi, ma dal quadro politico nazionale». A proposito delle elezioni politiche del 25 settembre, questa mattina, 25 luglio, Zingaretti ha detto: «Io sono amministratore grazie ai cittadini della mia comunità ormai da 14 anni perché abbiamo sempre vinto insieme le elezioni. Io sono a disposizione di un progetto politico, poi dipenderà da Enrico (Letta, ndr), dal gruppo dirigente del Pd. La mia consiliatura è finita, perché nel Lazio dopo due mandati non ci si può ricandidare e penso che due mandati per un presidente di regione siano sufficienti».
Fratelli d’Italia: «Elezioni subito»
Secondo i consiglieri regionali del Lazio di Fratelli d’Italia, Zingaretti ha così dichiarato la fine della maggioranza Pd-Movimento 5 Stelle in Regione, dopo la rottura a livello nazionale. E per questo da FdI è arrivata la richiesta che si tengano subito nuove elezioni. Ma Zingaretti non ci sta: «Nel Lazio nessun trauma e nessuna scossa», ha detto a margine di una conferenza in Campidoglio specificando che «c’è una alleanza larga che prevede la presenza del M5s sostenuta in maggioranza anche da altre forze politiche, che si basa su un programma che stiamo attuando con spirito di forte solidarietà». «Se sarò candidato, dopo l’elezione, affronteremo il tema di come portare la regione al voto chiudendo al meglio la consiliatura», ha concluso Zingaretti.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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