Roma, Dybala si presenta: «Presto per parlare di Scudetto. Se segno alla Juve non esulto»
A Roma sta andando in scena il Paulo Dybala-Day. In attesa della presentazione holliwoodiana organizzata dai Friedkin al Palazzo della Civiltà Italiana – in programma martedì 26 luglio alle 21 – nella sala stampa di Trigoria si è svolta la prima conferenza stampa del numero 21. L’argentino ha parlato delle sue prime impressioni da giocatore giallorosso e degli obiettivi che spera di raggiungere. Queste le sue parole.
Sullo Scudetto
«Credo sia presto per iniziare a parlare di scudetto. C’è voglia, lo scorso anno la Roma ha vinto un trofeo importante. Ci sono obiettivi importanti, a tutti piace vincere e quello deve essere il nostro obiettivo: pensare di partita in partita e più avanti vedremo dove saremo per parlare di obiettivi più importanti. In questo momento ci sono squadre più avanti di noi, dobbiamo pensare partita per partita».
Su Mourinho
«La chiamata del mister è stata un piacere enorme: la prima è stata col direttore e lui, poi il mister mi ha scritto. Ho avuto la fortuna di conoscere il presidente, suo figlio, ho parlato con il direttore e conoscevo alcuni ragazzi. La chiamata di tutti è stata una dimostrazione di affetto, è stata importante per me».
Su Zaniolo
«Tutti conosciamo Zaniolo, le sue caratteristiche e quello che può dare, ho avuto modo di parlare con lui. La scelta è sua. Tutti vogliamo i giocatori più forti, ma non posso intromettermi nel suo futuro. Ci deve pensare lui».
Sul corteggiamento di Totti e la maglia numero 10
«Con Francesco ci siamo visti alla partita di Eto’o, abbiamo parlato, ma non c’erano le certezze di arrivare qui: mi ha parlato bene di Roma, ma non ci siamo risentiti in questi giorni. Sappiamo l’ultimo che l’ha indossata. Ho grandissimo rispetto, per me il numero 21 è molto importante per la Nazionale e perché ho vinto con la Juve. Spero che sarà il numero con cui vincerò con la Roma. In futuro non si sa, ora sono contento col 21».
Il rapporto con la Juventus
«Credo sia normale che ci siano delle critiche. Quando giochi nella Juve si chiede sempre di più, ovviamente avrei voluto segnare e giocare di più in riferimento a qualche infortunio avuto. Ma rispetto all’inizio dell’anno i miei numeri sono stati i primi in diversi aspetti, poi si vede il minimo dettaglio. Per quanto sono stato fermo i miei numeri sono stati i primi in diversi aspetti».
Sul mancato trasferimento all’Inter
«Da quando è finito il mio contratto con la Juventus i miei agenti hanno parlato con tante squadre sul calciomercato e voi avete parlato di tante squadre in più. Ho un bel rapporto con Marotta. Tante squadre si sono avvicinate, poi è arrivato il direttore a Torino e le cose sono cambiate».
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