Trump per la prima volta a Washington dopo l’assalto a Capitol Hill: «Biden ha messo l’America in ginocchio»
Giacca blu, cravatta rossa e spilla al petto con la bandiera degli Stati Uniti. È così che Donald Trump si è presentato a Washington alla convention dell’America First Policy Institute. Un incontro atteso, visto che ora gli unici messaggi lanciati dall’ex presidente degli Stati Uniti passano solo attraverso Truth, il social network fondato dopo il ban ricevuto dalle piattaforme più usate. Tutta la prima parte del discorso di Trump è stata contro Joe Biden: «Noi abbiamo reso l’America grande di nuovo, ora è stata messa in ginocchio. Il nostro Paese è stato umiliato in tutti gli scenari internazionali e il sogno americano è stato fatto a pezzi. Due anni fa avevamo un’economia in crescita, nessuna inflazione e l’America era un Paese rispettato in tutto il mondo. L’abbiamo resa grande mettendo i lavoratori e le famiglie al primo posto, mettendo l’America al primo posto. L’inflazione è al suo livello più alto negli ultimi 49 anni, i prezzi della benzina sono alle stelle. Siamo diventati una nazione di mendicanti, che strisciano per chiedere l’energia agli altri».
Le prossime elezioni presidenziali sono previste per il 2024 e Trump ha già un’idea chiara di chi saranno i vincitori: «Nel 2024 i repubblicani si riprenderanno la Casa Bianca. C’è un’enorme lavoro che bisogna fare. Non c’è una priorità più alta di pulire le nostre strade, difendere i nostri confini e ripristinare legge e ordine in America. Viviamo in una nazione così diversa per un motivo: non c’è più rispetto della legge. Questo deve finire. E deve finire adesso. Lasciamo fare alla polizia il suo lavoro. Togliamo le armi ai criminali ma lasciamole alle persone che devono averle». E qui lo slogan: «Make America Safe Again». Trump ha anche ribadito di aver vinto le elezioni nel 2020: «La prima volta che mi sono candidato nel 2016 ho vinto, la seconda volta ho fatto ancora meglio».
L’ex presidente ha puntato molto nel suo discorso sul lasciare l’uso delle armi ai cittadini: «Noi dobbiamo riprendere il diritto all’autodifesa. Dobbiamo dare alle persone il diritto di difendersi da soli». Il ritorno dell’ex presidente americano nella capitale avviene in un momento cruciale, ossia nei giorni in cui una parte della commissione d’inchiesta sull’assalto al Congresso insiste sulle responsabilità di Trump in quello che viene descritto come un vero e proprio tentato colpo di stato. Tutto questo metre la popolarità di Joe Biden è in picchiata: secondo le stime del portale specializzato in statistica FiveThirtyEight al momento la percentuale di cittadini statunitensi che approvano la sua leadership è del 38,3 per cento, contro un 56,9 per cento che hanno un giudizio negativo.
La pena di morte per i trafficanti di droga
Un altro tema discusso a lungo da Trump è stato quello dei trafficanti di droga. Per l’ex presidente dovrebbero essere tutti puniti con la pena di morte: «Tutte i Paesi al mondo che non hanno problemi con la droga hanno pene di morte per i trafficanti. Uccidi un trafficante e salvi 500 persone, perché questi criminali uccidono in media 500 persone». Trump ha spiegato di aver discusso dell’argomento anche con il presidente cinese Xi Jinping: «Mi ha detto che in Cina non ci sono problemi con la droga perché i processi sono veloci e le pene severe».
Gli atleti transgender nello sport
L’ex presidente degli Stati Uniti ha fatto anche una delle imitazioni che negli scorsi anni hanno caratterizzato i suoi discorsi pubblici. Qui si è esibito nell’imitazione di una gara femminile di sollevamento pesi a cui partecipava anche un’atleta transgender: «Non dovremmo permettere agli uomini di giocare negli sport femminili. È pazzesco».
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