In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
POLITICACentrosinistraElezioni politiche 2022Insieme per il futuroLuigi Di Maio

La rete dei sindaci a sostegno della lista Di Maio: il progetto di una serie di candidati civici in aiuto del ministro degli Esteri

26 Luglio 2022 - 19:41 OPEN
sondaggi di maio
sondaggi di maio
Tra i nomi che circolano, quelli dell'archistar milanese Stefano Boeri e dell'ex M5s Federico Pizzarotti

Che ci faceva il sindaco di Milano Beppe Sala nell’ufficio di Enrico Letta a Roma insieme al ministro degli Esteri Luigi Di Maio? Si è parlato di una lista verde, si è parlato di un aiuto alla lista di Insieme per il futuro, la formazione di Di Maio. Si è parlato dell’aiuto che potrebbe dare Sala al Partito Democratico e alla coalizione di centrosinistra in quel Nord Italia che, come si sa, è stato nell’ultimo ventennio terreno di assoluta supremazia per lo schieramento avverso, il centrodestra. Ma in verità il motivo principale per cui all’incontro c’era anche Sala è un progetto ben preciso, che a quanto pare è stato pensato proprio da Enrico Letta: l’idea è quella di un sostegno civico alla lista di Di Maio da parte dei sindaci progressisti delle grandi città. Come è noto, i primi cittadini hanno già esercitato un ruolo di inatteso rilievo solo pochi giorni fa con il loro appello a Mario Draghi perché restasse al suo posto.

Ma qui c’è qualcosa di diverso e di più corposo: c’è la rete dei sindaci del Pd pronta a giocare un ruolo. Quale? Visto che molti nella loro elezione alla guida delle città hanno utilizzato la spinta di liste civiche, dovrebbero ora riversare questo patrimonio in aiuto alla lista di Di Maio. Non dimentichiamo che iscritti o vicini al Pd sono i sindaci di alcune delle principali città italiane, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari. Con il loro aiuto, con il loro patrocinio a una serie di candidature civiche potrebbero davvero far decollare la lista di Di Maio, che non si chiamerà Insieme per il futuro, verso quell’agognato 3% che permetterebbe al ministro degli Esteri e a una rappresentanza degli scissionisti del Movimento 5 Stelle di entrare in Parlamento, senza chiedere l’ospitalità di qualche seggio sicuro ai vertici della coalizione.

Ma che nomi ci saranno? Ne circolano già due: quello dell’archistar milanese Stefano Boeri, che ha inaugurato la stagione della Triennale che presiede proprio con Di Maio ospite d’onore, e quella di un ex sindaco, che molto prima di Di Maio diede l’addio al M5s: Federico Pizzarotti.

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti