Conte a caccia di candidati: «Santoro? Parleremo anche con lui. Di Battista? Con lui discorso diverso»
Che Enrico Letta possa ripensarci su una possibile alleanza Pd-M5s, neanche Giuseppe Conte conserva la minima speranza: «Al momento non mi sembra esistano queste condizioni» ha spiegato il presidente Cinque Stelle in un’intervista a Tpi. All’ex premier non resta quindi che immaginare chi possa correre assieme al Movimento per il voto del 25 settembre: «Il nostro campo è aperto a chi ha a cuore i principi costituzionali e non è disponibile a barattarli con il prestigio di una singola persona. E siamo aperti a tutte le componenti della società civile che ritengono fondamentale l’eguaglianza sostanziale come recita l’art. 3 della Costituzione italiana».
L’apertura a Santoro
Con diversi big fuori dai giochi in attesa di risolvere la questione del limite al doppio mandato, Conte immagina i primi nomi da poter corteggiare, tra cui il giornalista Michele Santoro, che soprattutto sull’invio delle armi italiane all’Ucraina si è dimostrato vicinissimo alle posizioni grilline: «Parleremo sicuramente anche con lui – dice l’ex premier – Ma voglio evitare operazioni a tavolino. Siamo aperti a chi vuole condividere il nostro progetto, ma l’importante è che tutti i nostri sostenitori condividano la non negoziabilità dei nostri principi».
I paletti per Di Battista
Storia a parte però merita l’ex parlamentare M5s Alessandro Di Battista, il cui ritorno nel Movimento sembra ormai imminente. Conte però raffredda gli entusiasti dei più nostalgici: «Con lui il discorso è un po’ diverso. Ha dato un forte contributo alla storia del Movimento, poi si è allontanato. Se ritorna troverà un nuovo corso. Non sarà più come all’inizio, senza una struttura. Dovrà accettare nuove regole statutarie»
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