Diana Pifferi, oggi i funerali della bimba morta sola in casa. Il parroco: «Senso di profonda impotenza» – Le foto
Un grappolo di palloncini bianchi, una ghirlanda di boccioli, bianchi anche loro, a forma di cuore. Poi, sopra un leggio, un quaderno per lasciare una dedica alla piccola Diana Pifferi, morta di stenti a 16 mesi dopo essere stata lasciata sola in casa per sei giorni. Così la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a San Giuliano Milanese ha accolto i partecipanti al funerale della bimba, a cui erano presenti, seduti ai primi banchi, il sindaco di Milano Beppe Sala e quelli di San Giuliano e San Donato Milanese, Marco Segala e Francesco Squeri. Un lungo applauso ha accompagnato la piccola bara bianca al suo ingresso nella chiesa gremita. Alcune mamme del quartiere di Ponte Lambro, alla periferia sud-est di Milano, dove abitava la bambina, hanno accompagnato la lenta marcia del carro funebre, come in un piccolo corteo. Tra le mani stringevano uno striscione in rosa: «Volerò sulle ali del mondo, nel cielo infinito. Resterò per sempre bambina, piccola Diana». Parole che fanno da contorno alla foto della piccola Diana, quella che resterà impressa nella memoria collettiva: abitino da principessa, un grande fiocco rosa in testa, circondata dai palloncini. «Insieme a te è volato in cielo anche un pezzo del nostro cuore», si legge sulle magliette indossate dalle donne che hanno partecipato al breve corteo. A bordo dell’auto che trasportava il feretro sedevano la nonna e la zia di Diana, che l’hanno salutata tra i singhiozzi prima di entrare.
La cerimonia
«Viviamo un senso di profonda impotenza profonda, per tutto quello che avremmo potuto fare se avessimo saputo. Questo non ce lo toglierà nessuno»: così ha detto don Luca Violoni celebrando l’omelia. Alla cerimonia ha preso parte anche monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano. Don Violoni ha guardato i banchi della chiesa gremiti e ha detto: «C’è una comunità che non si rassegna e vuole costruire un modo di vivere diverso».
La nonna: «Noi non ti abbiamo mai abbandonata»
Al termine del funerale, la nonna materna della piccola Diana si è abbandonata a uno sfogo disperato: «Diana, noi non ti abbiamo mai abbandonata. È tua madre che è una pazza», ha detto piangendo sulla bara bianca. «Chiediamo solo che la giustizia faccia il suo percorso senza sconti di pena», è stato invece il commento di un residente del quartiere di Ponte Lambro al termine della cerimonia.
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