Mosca torna all’attacco: «Politici e media italiani giocano la carta russa durante la campagna elettorale»
«Cosa c’entra Mosca con la crisi di governo Draghi in Italia?», domandava Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri russo, nel giorno delle dimissioni di Mario Draghi dalla carica di presidente del Consiglio. E quest’oggi, interpellata dall’Ansa, Zakharova torna sulla questione delle presunte interferenze da parte di Mosca negli affari interni italiani. Alla luce delle presunte “ombre russe” che avrebbero portato alla caduta dell’esecutivo, nla portavoce del ministro degli Esteri russo ha dichiarato: «Per noi è strano osservare come la classe politica italiana e i media dimentichino la propria autosufficienza e orgoglio nazionale, inizino a farsi pilotare da attori esterni, copiando volgarmente anche le peggiori pratiche e modelli di campagna elettorale, tentando di giocare la carta russa e diffondendo coscientemente il mito dell’ingerenza di Mosca nei processi elettorali».
Zakharova ha poi ripetuto quanto già dichiarato nel giorno delle dimissioni di Draghi: «Percepiamo l’Italia come uno Stato sovrano che persegue una politica interna ed estera indipendente: la consideriamo un Paese forte che occupa un posto unico nella storia mondiale e ha un impatto positivo sulla vita internazionale». La portavoce del ministro Sergej Lavrov ha infine osservato: «È tutto come in una fiaba, più si va avanti peggio è: se prima la capacità di cambiare i governi a Roma era attribuita all’ambasciatore russo, ora un primo segretario ordinario può farlo rivolgendo una domanda a un assistente di uno dei politici italiani».
Leggi anche:
- Berlusconi al telefono con l’ambasciatore russo? Lui smentisce: «Mai incontrato né sentito»
- La Verità silura La Stampa: «Macché scoop su Salvini e i russi, avevamo pubblicato tutto più di un mese fa»
- La Russia dietro gli sbarchi dei migranti? «La Libia è un cannone puntato sulla campagna elettorale»
- Dall’incontro con Putin al viaggio a Pechino all’insaputa di Draghi: cosa c’è nei nuovi documenti degli 007 su Salvini, Capuano e la Russia
- I ministri della Lega sulle presunte pressioni russe: «Dimissioni su richiesta di Putin? Sì, su Marte»